Copan
Situato nella prossimità del fiume Montagua, è uno dei siti archeologici meglio conservati di tutto il mondo Maya ed è stato dichiarato nel 1980 Patrimonio dell'umanità.
Nella più grande città Maya meridionale, gli archeologi hanno ricostruito uno dei siti cerimoniali più belli di questa grande civiltà, seguendo con scrupulosa cura la struttura architettonica originaria. Qui il periodo di massimo splendore fù raggiunto tra il VI e l'VIII secolo.
Nella Gran Plaza si possono ammirare le magnifiche e famose stele, risalenti 613 su cui sono scolpite ed intarsiate le figure dei governanti di Copan. A sud della Plaza si accede al campo della Pelota, il secondo per estensione di tutto il Centro America e alla scalinata dei geroglifici su cui è incisa la data del 10 febbraio 822, che corrisponde all'anno in cui la città fu abbandonata.
Nella zona dell'acropoli si erge il Tempio delle Iscrizioni, decorato con molte geroglifici. Gli scavi effettuati hanno lasciato un'estesa rete di tunel sotterranei, inizialmente chiusi al pubblico. Solo recentemente l'Instituto Honduregno di Antropologia e Storia ha consentito alla visita sotterranea del sito per ammirare tombe e templi, che altrimenti non sarebbero mai apparsi alla nostra vista. Il famoso Tempio di Rosalila ritenuto l'edificio coperto con lo stucco meglio conservato del mondo Maya; il Tempio de "Los Jaguares" che permette ai visitatori di osservare differenti rilievi, glifi ed una delle tombe più interessanti del luogo, la tomba di Galindo, scoperta più di 100 anni fa. Il sito ospita anche il Museo delle Sculture Maya considerato dagli studiosi come l'unico del suo genere nel mondo Maya.
A 2 chilometri dal sito principale, si trova Las Sepulturas, area residenziale dell'elite Copaneca che prende il nome dall'abitudine del popolo Maya di sottorrare i propri morti nella stessa casa in cui abitavano.
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