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CILE

Spazi degli orizzonti infiniti ai confini del mondo: questo è il Cile, fra parentesi la dove finisce la terra.

Un'isola del Sud America: così si possono definire i 4.300 chilometri di terra, laghi appena 180 isolati dal mondo del deserto più arido che esista, dalle Ande, dall'Oceano Pacifico ed infine dai ghiacciai polari. E', infatti, indiscutibile che il Cile rappresenti in assoluto la meta più ricca di ambienti fortemente diversificati: geyser, vulcani, laghi, foreste, pianure, vighetti, fiordi e ghiacciai.

Un paese dalla geografia bizzara: allungato come un nastro a decorare il continente sudamericano fino alla sua estremità meridionale, Capo Horn.

Questo paese è una striscia di terra sottile tra il Pacifico e le Ande larga circa 180 km. nel punto più ampio e lunga ben 4.300 km., "una follia geografica" con la testa ai tropici e i piedi al Polo Sud.

Caratterizzato da luoghi avvolti nel mito: il deserto di Atacama, uno sconfinato paesaggio di dune e volcani, gli spazi infiniti della Patagonia e della Terra del fuoco: l'Isola di Pasqua, sperduta in mezzo all'oceano e depositaria del segreto dei Moai e infine Santiago, con le sue case coloniali, i palazzi art déco e le torri high-tech, un misto di Miami e dell'autentica cestiglia, paesaggi magici e leggendari che regalano l'opportunità di salire dalle coste del Pacifico alle montagne andine, e siare alle falde di volcani attivi, e navigare iceberg millenari.

Tutto il Cile è come un puzzle da comporre a proprio piacimento. Potrete scegliere non solo le località che preferite a visitare, ma anche la tipologia di servizi più adatta alle vostre esigenze. Il livello delle strutture turistiche in Cile è tra le più elevate dell'America del Sud e in ogni meta è possibile scegliere tra diverse categorie di sistemazione.

Al di fuori della capitale non esistono grandi lussuosi hotel, ma piccoli e graziosi alberghi, ben inseriti in una natura incontaminata e gelosamente preservata. In particolare a l'Isola di Pasqua, le strutture sono confortevoli e pulite, ma tutt'altro che lussuose.

In quanto alle distanze, occore tenere presente che Cile è un paese enorme che si estende oltre 4.000 km. Tutti i programmi proposti prevedono collegamenti aerei per lunghe distanze. Dove non disponibili abbiamo utilizzato bus di linea che, oltre essere confortevoli e puntuali, consentano un notevole risparmio.

Rapanui: l'Isola di Pasqua (vai alle immagini)

Santiago

Santiago

Santiago

Vulcano Osorno

Cascata Salto De La Leona

Cascata Salto De La Leona

Cascata Petrohue

Cascata Petrohue

Cascata Petrohue

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Chiusi in questo piccolo mondo colonizzato dagli spagnoli al tempo di Magellano, "los chilenos" sono rimasti estranei agli avvenimenti esterni e hanno conservato la loro natura di popolo fortemente religioso ed attaccato alle tradizioni anche se pronto a sconvolgere ed influenzare la cultura mondiale.

Isola di Pasqua - Rapanui nella lingua degli isolani - è l'anello di congiunzione tra il Cile e la Polinesia, e per questo motivo viene anche chiamata l'ombelico del mondo. La scrittura dei Moai, le gigantesche statue di pietra, alte fino a 21 metri, sono state erette a centinaia i prossimità della costa con le spalle al mare. Questi idoli, i vulcani e la natura dell'isola giustificano pienamente una visita.

 

Cascata Salto del Laja - sud Cile

Cascata Salto del Laja - sud Cile

Cathedral of Chillan - sud cile

Catedrale di Chillan - Sud Cile

Concha y Toro

Concha y Toro

La Serena

La Serena

La Serena

Valparaiso

Valparaiso

Parco Nazionale Lauca

Parco Nazionale Lauca, 6.342 m sopra il livello del mare

Parco Nazionale Lauca

Chiesa di Parinacota

Chiesa di Parinacota (4.000 m sopra il livello del mare)

Puento Monnt Lago Laguna Verde

Puento Monnt Lago Laguna Verde

Radal Siete Tazas

Radal Siete Tazas

Radal Siete Tazas

Radal Siete Tazas - foresta

Rio Clarillo

Rio Clarillo

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Rapanui: l'Isola di Pasqua

Una piccola isola vulcanica di 117 km quadrati, sperduta nell'azzurro Oceano Pacifico, a 4.000 km. dalla costa del Sud America e a 2.000 km. dalla Polinesia. Due sono le ipotesi legate alle origini dei suoi abitanti.

Come prima possibilità si penserebbe a dei fugiaschi provenienti dalla costa peruviana dupo la distruzione dell'antico impero sudamericano di Tiahuanacu second storia, questa gente portò con se varie piante, tutt'ora presenti, oltre alla religione basata sul culto del sole. In seguito furono raggiunti da un gruppo di polinesiani con i quali condivisero l'isola fino ad una guerra che sterminò completamente gli americani.

La seconda ipotesi si considera un re polinesiano il padre della popolazione locale.

Chiaramente la più accreditata risulta essere quella di un popolo polinesiano, che vissuto in pieno isolamento per 1.200 anni, creo un nuovo linguaggio ed una propria scrittura, il rongo rongo, conosciuta in tutta la Polinesia e nelle americhe. Ma quello che più colpisce di questa isola sono senza ombra di dubbio le 600 statue dette "moai", che rappresentano fondamentalmente tutte la stessa. Il perché sia stata scelta proprio questa immagine è tutt'ora un mistero. Quel che si sa è che sicuramente simboleggia divinità e antenati: sono statue tutte scolpite nel tufo vulcanico ed alcune di loro raggiungono fino ai sei metri d'altezza posto su una piattaforma sepolcrale di famiglia, il moai trasmetteva "il potere" al capo famiglia attraverso gli occhi. I più famosi fra questi sono sicuramente le "sentinelle" posti sulle pendici meridionali di Rano Rarachu, sguardo sprezzante, naso e orecchi pronunciati e prive di occhi, poiché i moai li ricevevano solo quando venivano innalzati sulle piattaforme sepolcrali, rappresentano il mistero dell'Isola di Pasqua in tutti noi.

Moai

Cratere Rano Kao

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