TERZA LEZIONE

-is indica il tempo passato. Es.: ni venis = noi venivamo, venimmo, siamo venuti; vi esis = voi eravate, foste, siete stati o state.

-ir indica l' infinito passato. Es.: esir = essere stato; venir = esser venuto; dormir = aver dormito.

-int indica il participio passato attivo: nome, se sequito da o, aggettivo, se da a, avverbio, se da e. Es.: La mortinto = il morto; la soldato mortinta = il soldato morto; veninte pos me, il… = (essendo) venuto dopo di me, egli…(1).

-ala significa relativo a, appartenente a. Esempio: nacionala = nazionale; sociala, fatala, fluviala, ecc.

-ema significa tendente a, inclinato a. Es.: agema = attivo; laborema = laborioso.

-oza = significa che ha, che è pieno di. Es.: danjeroza = pericoloso; ritmoza = ritmico.

-uro = significa il prodotto, il risultato di. Esempio: imprimuro = stampato; fenduro = fenditura.

-eto = esprime il diminutivo e, per estensione, il vezzeggiativo. Es.: rivereto = ruscelletto, fiumicello; dometo = casetta; kantetar = canticchiare; fratineto = sorellina; matreto = mammina.

Ancora dell' articolo. Quando una parola non può, di sua natura, avere il plurale, si farà precedere dall' articolo plurale le (usato esclusivamente in questi casi). Es.: le Cato, le Alighieri, le Corneille, le Racine = i Catoni, gli Alighieri, i Corneille, i Racine; le se e le ma = i se e i ma; le du, le tri = i due, i tre; le pro quo = i perchè; ek omna rozi, me preferas le blanka = di tutte le rose io preferisco le bianche.

Possessivi. Mea - il mio la mia, i miei, le mie; tua = il tuo, la tua, i tuoi, le tue. E così di sequito, aggiungendo, cioè, la semplice finale caratteristica a dell' aggettivo a tutti i pronomi personali (vedi seconda lezione). Come aggettivi, cioè accompagnati dal nome, essi rifiutano l' articolo. Esempio: mea libro e tua plumo = il mio libro e la tua penna; Come pronomi, cioè facenti le veci del nome, essi prendono l' articolo e si fanno pluarali come il nome. Es.: la mea esas blanka e la tua esas reda = il mio è bianco ed il tuo è rosso. Nia flori e la vui = i nostri fiori ed i vostri. Invece di la mei, la tui, la lui, ecc. si può dire, ugualmente bene: le mea, le tua, le lua, le nia, ecc. (cioè pluralizzando o solo l' articolo o solo il pronome).

Interrogazione. L' interrogazione si fa sempre in Ido ponendo la voce kad o ka (francese est-ce que?) avanti il soggetto (nome e pronome), a cui seque subito il verbo. Es.: Ka la patro venis? = è venuto il padre? Kad il venis? = venne egli? Ka ni esas forta? = siamo noi forti?

Quando però la frase interrogativa contiene già una voce interrogativa (ube = dove, kande = quando, quo = che cosa, qua = chi, ecc.), non si userà la voce kad. Es.: Ube ni esas? = dove siamo noi? Qua venis? = chi venne? Quon vu deziras? = che (cosa) desiderate?

VERSIONE

Quon vu facis hiere? Me repozis. Quon vu drinkis? Me drinkis poka vino e multa aquo. E quon tu manjis? Me manjis poka karno ma multa pano. Ube on pozis mea imprimuri? Ka vu prizas la rankoremi e la venjemi? Pos dormir multe, il volis departar. Ka vu regardis ta bela skulturi? El sufras de nevralgio faciala. Li esas tre kurajoza e vertuoza. Ne trovinte mea libri, me prenis la tui (opp. le tua). Arivinte ye la pedo di la monteto (= altura, eminenza), ni haltis. Vu pagis to tre chere. Il prenis la maxim bela sigari e lasis le mikra.

TEMA

Che (cosa) dice egli? Che (cose) mangiate? Ha egli bevuto molto vino? Hanno essi preso molto pane? Pochissima acqua. Ha essa dormito? Non avendo trovato le mie figlie, io partii. Dove sono i morti? Nel camposanto. Essi (si) fermarono a pie' dell' altura. Non si amano i millantatori. Abbiamo mangiato (mangiammo) passeggiando. Voi foste molto coraggiosa ieri. Io non ho visto il mio padre morto. Che fai, mammina? Questi buoi sono ben (= molto) cari. Io ho i coltelli piccoli, non i grandi.

(1) i è dunque la vocale caratteristica del passato (-ir, -int, -is) come a è quella del presente.

 

QUARTA LEZIONE

MANUALETTO