Sarà stato un giovedì sera, o giù
di lì, che ricevetti una telefonata da Giuseppe, mi chiedeva se
volevo andare con loro in Belgio per un paio di date; Partenza il giorno
dopo. In realtà volevano portarsi dietro (ma forse era il contrario)
il loro nuovo manager, il mitico (qui a Bologna) Jumpy (che nel giro di
qualche anno avrebbe poi coronato il suo sogno, vale a dire diventare donna,
quindi Ylenia), e avevano bisogno di una macchina in più (sbaglierò?).
Fatto sta che caricai il manager nella mia Uno 60 e partì a razzo
per Poviglio, homebase dei raw power, non ero il solo a venire dall’otrepò,
Sandro (basso) veniva da Pisa, e Master (batteria) da
Roma. La meta era uno oscuro paesino belga ove si sarebbe svolto un festival
punk, Mauro (the voice), abitando allora a Londra, sarebbe volato colà
direttamente. Erano, quindi, un migliaio di KM da fare in fretta e furia,
con i nostri potenti automezzi (due Fiat Uno), ovviamente dovevamo partire
con un handicap, lo Jumpy scoprì di non avere documenti con sé,
(non li portava MAI!), cosicché quel santo di suo padre partì
a notte fonda per consegnargli l’utilissimo pezzo di carta, come sia arrivato
a trovare la strada a notte fonda di quel paesino sperduto…lo sa solo lui.
Quindi partenza a razzo: i cinque membri della band, il manager, il roadie
(io) e Marco, un amico del Devoti, più i nostri bagagli (solo
strumenti, non c’era altro spazio!).Tutto bene fino in Svizzera, dovevo
fare broda (io) e non avevo valuta locale (erano le cinque di mattina),
provo la fortuna ad un postaccio con due brutte vecchie svizzere dall’aria
imbufalita, alla loro domanda “ deutche marks?” e alla mia risposta “ Nein,
italian lire!” si ottennero due reazioni, una brusca chiusura della serranda
(la loro), ed una folta raccolta d’epiteti in vari dialetti (la nostra).
Dovettimo aspettare che aprissero le banche per cambiare dei soldini............................
(non avendo altre foto dei raw Power ho messo questa...ma che d'ha l'idea della band!..giuseppe aiuto!!)
Quindi, ore 8.00 ri-partenza a razzo!. La band era tutta
sulla macchina UNO, con Giuseppe che sapeva la strada, mentre la macchina
DUE era carica di strumenti e di persone che non sapevano la strada, è
ovvio che, quando ci perdemmo di vista nel centro di Bruxelles ci
furono attimi di panico, loro sapevano dove andare, ma avrebbero fatto
un concerto di sole voci bianche, ma per fortuna, siccome c’è sempre
un dio che aiuta gli ubriachi e i bambini (in questo caso noi eravamo i
bambini) immaginate cosa ci dicemmo quando le due macchine si trovarono
di fronte allo stesso incrocio dopo 20 minuti circa di auto-ricerca affannosa…VAI!!!!!.
Cosicché arrivammo al luogo del concerto giusto un’oretta prima
dell’inizio, Mauro, che era seduto su un muretto ad aspettarci da circa
otto ore, avrà avuto il tempo di pensare le peggio cose di noi,
ma non l’avrà sicuramente fatto!!.
Finalmente concerto, bello e tirato: Highlight della
sera il pedale della doppia cassa del Master che esplode, lui che continua
a suonare il pezzo e noi che glielo cambiamo al volo (lui raddoppiava il
pedale mancante sul tom da basso,, fantastico!). Dopo concerto giusto il
tempo per una sbevazzata e a nanna, in un bell’ostello con tutti i lettini
in fila stile asilo, e quei disgraziati dei Raw che mi prendevano in giro
perché dovevo dormire vicino al Jumpy…!!ecchediamine!!!
VAI
ALL PAGINE DUE DI QUESTE STRONZATE!!