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BOZZA DI PROGRAMMA dei Verdi di Moncalieri

PERCHÉ' MONCALIERI TORNI AD ESSERE UNA DELLE PIÙ' BELLE CITTÀ'

Il nucleo originario di Moncalieri è "una testimonianza dell'arte di costruire le città che fu propria nel tardo medioevo...secondo precisi criteri di funzionalità e anche, spesso, di estetica.... dove si evidenzia come la bellezza fosse concepita in termini rigorosamente pratici, della perfetta funzionalità e, insieme della apparenza nei confronti dei mercanti forestieri." La pulcritudo civitas di Moncalieri era "un fine da perseguire mediante le leggi e la progettazione urbanistica" (C.Bertolotto).

Purtroppo la splendida città, ricca di acque, adagiata ai piedi della boscosa collina a sud di Torino, crocevia dei grandi scambi commerciali, che visse protetta dapprima dai Templari e dai Cavalieri di Malta, e poi dai Savoia, non seppe difendersi abbastanza dagli effetti negativi dell'industrializzazione e dell'urbanizzazione selvaggia conseguente: il suo territorio è ancora segnato dalle ferite, dall'inquinamento e dall'incuria in cui negli ultimi decenni sono stati lasciati i suoi fiumi, la pianura, la collina ed i palazzi storici.

La coalizione Novarino, alla cui affermazione i Verdi hanno contribuito con entusiasmo, si è affermata quattro anni fa proprio in forza di un programma fortemente finalizzato a riqualificare la città dal punto di vista economico e ambientale e, di conseguenza, anche dal punto di vista sociale e della qualità della vita quotidiana dei suoi cittadini. Quattro anni di governo che hanno visto i Verdi, per la prima volta coinvolti direttamente, permettono di trarre un bilancio positivo soprattutto per la forte inversione di tendenza dimostrata dai progetti avviati e in parte, realizzati. Questa tendenza di rispetto e di recupero dell'ambiente ha permesso di superare il degrado urbano ed economico a cui la città pareva condannata, ma ancora molto resta da fare per ritornare alla bellezza originaria e qualcosa resta anche da correggere

Una città è bella anche perché i suoi abitanti la sentono come comunità viva, che rispetta le differenze e ne fa ricchezza, che sa organizzarsi nelle varie forme dell'associazionismo e del volontariato sia per portare avanti la solidarietà sociale, sia per mantenere vive le tradizioni, coinvolgere i cittadini e in particolare i giovani in attività culturali e sportive. E' una comunità a misura di entrambi i sessi, dei bambini e degli anziani, e di tutti gli stranieri di passaggio o residenti per motivi di lavoro, una comunità che si conosce, che si aiuta, che non dimentica nessuno nel momento in cui ha bisogno. Questa comunità si deve riflettere nell'Amministrazione che la governa e deve poter trovare anche nel palazzo comunale il luogo dove risolvere i problemi in modo efficiente. Anche quelli sempre più drammatici della disoccupazione, delle minacce alla salute provocate dall'inquinamento, dall'emarginazione e dal disagio giovanile in una società con una componente sempre più forte di anziani. Da sempre questi obiettivi sono parte fondante della politica verde verso una società ecologica per raggiungere la quale è importante anche la trasparenza amministrativa, la collaborazione dei cittadini con le istituzioni nell'elaborare nuove regole di convivenza, l'uso razionale delle risorse disponibili perché nessuno spreco è più permesso e occorre evitare qualsiasi ulteriore appesantimento fiscale. Il programma dei Verdi con cui si costruì la maggioranza che elesse Novarino Sindaco ruotava intorno a sei punti fondamentali che rimangono tuttora punto di riferimento valido per verificare ciò che è stato fatto e ciò che resta ancora da fare: · ridisegnare il piano regolatore · favorire nuova occupazione · promuovere una mobilità collettiva e non inquinante · tutelare la salute e i servizi assistenziali · un progetto culturale serio · difesa dei diritti degli animali

L'ASSETTO DEL TERRITORIO: IL PIANO REGOLATORE E I PIANI DI SETTORE

IL PROGETTO DI RIPORTARE MONCALIERI AD ESSERE UNA COMUNITÀ' VIVA, BELLA E FUNZIONALE E FARNE, con Torino, il polo trainante di una CITTÀ' METROPOLITANA continua piani e progetti già avviati nei primi quattro anni della Giunta Novarino. Occorre completare e correggere quanto riteniamo insufficiente, in particolare per quanto riguarda il recupero del territorio collinare e di pianura, la rinaturalizzazione e il recupero di fiumi e rii e la messa in sicurezza del territorio che, con l'alluvione del '94, ha dimostrato la sua fragilità, il recupero delle aree e degli edifici abbandonati, e la valorizzazione del centro storico e dei quartieri che più hanno subito l'urbanizzazione selvaggia dei decenni passati. I VERDI HANNO DA SUBITO INDIVIDUATO LE RADICI DI MONCALIERI NELLA STORIA E NELLA BELLEZZA DEL SUO CENTRO STORICO e di quelli DELLE BORGATE, DELLA COLLINA E DEI SUOI FIUMI che sono la anche la via naturale di collegamento del territorio metropolitano .Ciò permette un approccio organico ai problemi del territorio che è del tutto innovativo rispetto ai metodi di intervento usati dalle Amministrazioni precedenti.

LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E IL RECUPERO DELLE AREE DEGRADATE
Grazie all'iniziativa e al lavoro di coordinamento del Comune di Moncalieri nei confronti dei Comuni rivieraschi, all'interno della costituzione del Parco del Po, che ha salvaguardato aree importanti come quelle del Molinello e delle Vallere, è stato realizzato il progetto decennale del Parco del Sangone e del Chisola. Anche se la salvaguardia del Chisola è per ora limitata al nostro territorio comunale, si sono gettate le basi per la salvaguardia dei corsi d'acqua di cui è ricca l'area metropolitana a sud di Torino. Si sono ripulite le sponde dagli orti abusivi, che sono stati delocalizzati per eliminare i rischi in caso di piene come quella del 1994 e per garantire la fruibilità delle sponde a tutti i cittadini: sono stati attivati fondi regionali che ne hanno permesso la rinaturalizzazione a cominciare dalla sponda destra del Po e dal Chisola e fondi provinciali per lo studio idrogeologico del Sangone.
Dopo anni di degrado e di incuria la rinaturalizzazione della sponda destra del Po e del Chisola e i progetti sul Sangone si collegano al Progetto metropolitano 'Torino città d'acque', che cambierà il volto dell'area metropolitana riconsegnando ai cittadini la fruibilità dei fiumi. L'ambizioso progetto di recupero dei laghi di cava al Molinello con un bacino di canottaggio, di cui si sta procedendo con la Regione Piemonte, l'Ente Parco del Po e il CONI alla definizione dell'accordo di programma e all'attivazione dei finanziamenti europei, permetterà di recuperare una zona attualmente degradata a parco acquatico con zona umida, bacino di canottaggio e piscina.
Con l'altro progetto di recupero delle Fonderie Limone lungo il Sangone si otterrà il risultato di dotare Moncalieri di due complessi polifunzionali di prestigio e di attivare nuova occupazione. Sono state destinate dalla Regione Piemonte le risorse per portare a termine i primi due lotti del progetto di recupero della villa ex-Enaoli. Oltre all'occupazione dei disoccupati nel progetto di Lavori Socialmente Utili che ha consentito di pulire l'area per procedere ai rilievi necessari, si attiverà occupazione stabile e qualificata per la manutenzione del, un parco collinare di 60.000 mq, che tornerà così a disposizione dei cittadini, e per le strutture ricettive ad esso collegate. La prossima Amministrazione dovrà quindi completare i lavori per il parco e contemporaneamente trovare i finanziamenti e i partners per realizzare l'ostello della gioventù e l'albergo previsti nel quadro del recupero della villa settecentesca e dei suoi annessi.
Per quanto riguarda la COLLINA, non è un mistero che i Verdi hanno accettato molto a malincuore che si rispondesse positivamente alle osservazioni al Piano Regolatore Generale riguardanti l'edificabilità della collina, che a nostro parere andavano contro agli impegni elettorali presi ed introducevano un principio discutibile: la possibilità di accogliere osservazioni che vanno più che nell'interesse pubblico verso quello privato, anche se le aree a parco previste con le aree edificabili potrebbero giustificare gli interventi. Noi Verdi ci impegnamo a RIVEDERE queste decisioni relative al PIANO REGOLATORE GENERALE e a garantire la tutela piena del territorio collinare e la salvaguardia della percentuale di terreno agricolo tuttora esistente.
Anche il CENTRO STORICO ha subito un ritardo della sua riqualificazione e resta non ancora pienamente risolta la questione del parcheggio multipiano. Noi avevamo avanzato insieme a Italia Nostra l'idea di procedere a una riqualificazione di vicoli e cortili che all'Amministrazione non sarebbe costata nulla, ma l'iniziativa non è partita. Restiamo CONVINTI CHE LA COMPLETA PEDONALIZZAZIONE DEL CENTRO STORICO E LA SUA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA SIANO OBIETTIVO PRIORITARIO ANCHE IN VISTA DI UN RILANCIO DELLE ATTIVITÀ' COMMERCIALI, indispensabile per garantire che il centro rimanga vivo e abitato.

L’ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO
Dopo l'alluvione del 1994 è stata posta particolare attenzione alla messa in sicurezza del territorio di Moncalieri, al fine di evitare che altri eventi naturali provochino danni a persone e cose. Oltre ai grandi progetti di sistemazione idraulica dei rii collinari e del canale scolmatore che metteranno in sicurezza la collina e la zona industriale, si è definito il progetto per mettere in sicurezza la zona dei Bauducchi dal torrente Banna e la zona di Borgo Mercato dai frequenti allagamenti. Sono state anche attivate le risorse dalla Provincia di Torino e Moncalieri, come capofila dei Comuni del Sangone, ha proceduto a realizzare lo studio idrogeologico per la messa in sicurezza di tutto il territorio urbanizzato intorno al fiume E' già pronto il progetto per la rinaturalizzazione delle sponde di cui è stato richiesto alla Regione Piemonte il finanziamento.
Tutto il sistema fognario moncalierese va riprogettato mentre il criterio finora è stato quello di rispondere alle esigenze più pressanti anche con le indicazioni di investimento al Consorzio PO-SANGONE che hanno permesso l'inizio di nuovi tratti fognari. L'applicazione della Legge Galli che riunisce tutto il ciclo delle acque sotto una stessa Autorità d'Ambito, anche questa voluta fortemente dai Verdi e promossa a livello regionale dall'Assessore Verde, come la legge sui rifiuti e quella per l'agenzia dei controlli ambientali, facilita il riordino sia delle fognature che dell'acquedotto e permetterà alla prossima Amministrazione di progettare investimenti e tutelare le acque profonde e superficiali sia con l'aiuto dell'Autorità d'Ambito, sia con l'Agenzia per l'Ambiente, organismi voluti dai Verdi. Il metodo messo a punto grazie al contributo dei Verdi per la messa in sicurezza del territorio si è basato su due presupposti fondamentali:
- individuazione delle priorità e progettazione in collaborazione con gli anziani e i tecnici delle BORGATE, che conoscono la storia del territorio e delle inondazioni da vicino e che sono diventati interlocutori importanti dell'Amministrazione, evitando così che la progettazione venisse fatta solo a tavolino dai professionisti
- progetti di ingegneria naturalistica ovunque possibile per la messa in sicurezza dei fiumi e delle frane, accogliendo anche le indicazioni dell'AUTORITÀ' di BACINO, promossa dai Verdi grazie alle loro leggi, che si è rivelata l'istanza collettiva capace di tutelare il territorio, metterlo in sicurezza e coordinare tutti gli Enti, a partire dalla gestione del dopo alluvione.

PIANI DI SETTORE COLLEGATI AL PIANO REGOLATORE GENERALE: PIANO URBANO DEL TRAFFICO, PIANO ENERGETICO, PIANO COMMERCIALE, PIANO CIMITERIALE, PIANO DEGLI ORARI, ZONIZZAZIONE ACUSTICA E INTERVENTI RELATIVI.
Su tutti questi piani settoriali si è lavorato in questi quattro anni e alcuni, come il PUT e il PEC, già approvati, hanno un risvolto fondamentale rispetto all'inquinamento e al consumo energetico e gettano le basi, pongono le direttive e i vincoli per agire nella prossima Amministrazione. La zonizzazione acustica, di cui si sta occupando la Provincia in sintonia con l'Amministrazione, permetterà di procedere in tempi rapidi alla bonifica dell'inquinamento da rumore. Il PUT è collegato a tutte le iniziative per limitare il traffico privato su gomma di cui i Verdi si sono fatti promotori, come la limitazione del traffico sulla SS.29, la metropolitana ferroviaria Chieri - Torino - Rivarolo, le piste ciclabili. e le iniziative per liberalizzare la tangenziale a Trofarello e che stanno già portando a una notevole riduzione dell'inquinamento da traffico: i Verdi si impegnano a continuare questa bonifica fondamentale per la salute, la qualità della vita e la bellezza della città.
La pedonalizzazione del centro storico, prevista dal PUT permetterà finalmente di riconsegnarlo ai cittadini libero dalle auto e di sviluppare centri d'incontro e attività commerciali. La prossima Amministrazione dovrà ovviamente completare il parcheggio multipiano e, qualora, non si trovassero investitori privati, attivare altre risorse pubbliche e bonificare quanto prima un'area che pone gravi rischi di smottamento del centro storico.
L'anello di PISTE CICLABILI già realizzato e quello già progettato per raggiungere scuole e luoghi di lavoro, che si realizzerà con la collaborazione della Provincia e dell'Ente Parco, permetteranno di ridurre ulteriormente traffico e inquinamento.
Anche il Piano Cimiteriale permette di spostare nel tempo la necessità di un nuovo cimitero che avrebbe un grosso impatto ambientale in una delle ultime zone collinari rimasta pressoché intatta: la valle Sauglio. I Verdi si sono sempre adoperati per la promozione di leggi come la dispersione delle ceneri e i cimiteri-parco che riducano l'impatto negativo degli attuali cimiteri. Si impegneranno nella prossima Amministrazione per impedire la costruzione di un nuovo cimitero e a trovare, come già è stato con l'attuale Piano Cimiteriale, soluzioni più adatte al fragile territorio moncalierese.
Il lavoro avviato sui tempi e per il coordinamento degli orari della città, che ha dato anche un forte impulso a fare di Moncalieri il primo Comune telematico in Italia, ha già permesso di ridurre drasticamente le code agli sportelli e di fare passi significativi verso lo sportello unico. In molti casi il cittadino non deve più recarsi allo sportello e la comunicazione gli perviene direttamente e i dati vengono trasmessi automaticamente agli altri Enti come l'INPS, L'Anagrafe Tributaria, la Motorizzazione Civile, etc. Anche gli orari di apertura al pubblico degli uffici sono stati ampliati a partire dall'Anagrafe, le indicazioni e le informazioni rese più semplici grazie all'Informacittà e alle indicazioni precise che sono state messe nel palazzo comunale ma resta una grande lacuna per garantire i diritti del cittadino utente che i Verdi si impegnano a far realizzare in tempi brevissimi dalla prossima Amministrazione: il regolamento della legge 241 per la trasparenza del procedimento amministrativo e i tempi certi delle pratiche e la Carta dei Servizi perché il cittadino possa finalmente vedere riconosciuti i suoi diritti nei confronti della macchina comunale.
I Verdi si impegnano inoltre a fermare le licenze per nuovi supermercati per permettere ai negozi di restare e mantenere vivo il centro storico e le altre zone commerciali e costituire centri commerciali naturali, favoriti da aree pedonali e abbelliti da un arredo urbano appropriato, con iniziative che attirino dall'area metropolitana flussi di turismo diretti ad ammirare le bellezze culturali e naturali di Moncalieri e ad utilizzare i negozi che dovranno essere stimolati ad adeguarsi alle nuove esigenze e ad articolare gli orari di apertura in modo più funzionale.

IL LAVORO

Pur non essendo di competenza del Comune agire direttamente sul mercato del lavoro per favorire nuova occupazione e guidare i processi di riconversione dell'economia e dell'introduzione delle nuove tecnologie in modo da non espellere lavoratori dalla produzione e creare nuova disoccupazione, sono possibili e sempre più importanti politiche locali per favorire l'occupazione dei giovani alla ricerca del primo lavoro, promuovere nuove imprese, reinserire chi è stato espulso offrendo formazione professionale adeguata e occasioni di reinserimento come è stato fatto soprattutto rispetto a progetti ambientali con i Lavori Socialmente Utili e i Cantieri Lavoro.
Il potenziamento del CILO e degli sportelli collegati, la formazione professionale offerta e le occasioni, pur saltuarie, di lavori socialmente utili vanno ulteriormante potenziate ma non sono sufficienti. Il polo integrato di sviluppo della Sanda Vadò, il recupero della Limone a laboratorio teatrale, il recupero del Parco della Villa ex-Enaoli e le strutture ricettive che vi dovranno sorgere, il Parco acquatico del Molinello, la manutenzione delle rive rinaturalizzate dei fiumi e delle nuove aree verdi recuperate forniranno nuova occupazione qualificata. Altrettanto succederà con l'attivazione dell'Autorità d'Ambito per le acque, con lo sviluppo del Consorzio per i rifiuti, con il potenziamento dell'Agenzia per l'Ambiente, con la gestione del Piano Energetico Comunale, con la messa in sicurezza del territorio e con tutte le attività connesse alle nuove leggi ambientali.
Ma esiste un aspetto importante su cui i Verdi finora non sono riusciti ad ottenere una significativa inversione di tendenza e un attenzione seria alle istanze che hanno portato, tanto che le critiche all'operato dell'Amministrazione Novarino, e in particolare di alcuni settori che più hanno gestito le risorse del bilancio comunale, sono anche diventate pubbliche. Si tratta di incarichi e appalti su cui non si è fatto abbastanza per favorire nuova occupazione e si è privilegiato troppo spesso vecchie e consolidate professionalità che da decenni operano per il Comune. Favorire occasioni di lavoro per nuovi studi professionali e cooperative di giovani, nel pieno rispetto delle leggi vigenti, è possibile in misura molto più ampia di quanto sinora è avvenuto. Sarebbe anche importante favorire nuova occupazione potenziando la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde, dell'arredo urbano, la creazione del Vivavio comunale o regionale alle Vallere, la creazione e gestione del canile-rifugio comunale e la riqualificazione urbanistica del centro storico, dei centri di borgata, oltrechè dei quartieri degradati a cominciare da Santa Maria, su cui esistono già progetto e fondi.
Poichè la disoccupazione femminile è di gran lunga superiore a quella maschile i Verdi si impegnano ad attivare uno Sportello Donna che permetta di raggiungere facilmente le donne che cercano occupazione e dare loro i suggerimenti più idonei per riqualificarsi, per trovare e per creare lavoro e impresa usufruendo anche di tutti i fondi nazionali ed europei disponibili.