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Titolo: Alla ricerca della sala perduta

Interpreti: Pablo e Sally

Regia: Pablo

Montaggio: Pablo

Luogo: Riviera Tirrenica

Inizio ricerca: Dicembre 1998 – Gennaio 1999

 

Pablo è un ragazzo di 24 anni, studente di ingegneria, che ha scoperto il Tango circa un anno fa, proprio nello stesso periodo Natalizio in cui si sta svolgendo la nostra avventura. A quel tempo Pablo (il sottoscritto) usciva con un gruppo di amici di Pisa; tra questi c’era una ragazza, che chiameremo affettuosamente "La mamma" d’ora in poi, che aveva già da tempo imparato a ballare il Tango e faceva parte di un’associazione di nome "Orango Tango" nella quale lei stessa e altre persone imparavano e diffondevano il Tango. Colgo qui l’occasione per ringraziarla di avermi insegnato i primi passi e di avermi dato l’opportunità di conoscere l’appassionante mondo del Tango.

Le lezioni proseguono e ben presto arriva l’estate. Il 15 agosto 1998 in una località montana, sulla riva di un fiume, mi trovo casualmente a parlare di Tango assieme a Sally, lì insieme a un gruppo di amici ritrovatisi a prendere il sole lontano dalla calura e dal caos della spiaggia della riviera. Il suo interesse è notevole tanto che la sera stessa si parte per Pisa dove Sally conoscerà per la prima volta il Tango argentino.

Dopo il tempo necessario per Sally di districarsi tra i passi del Tango inizia per noi un periodo di spostamenti continui tra Bologna, Forlì, Firenze, La Spezia e molte altre città alla ricerca di luoghi dove ballare. Ben presto ci accorgiamo della necessità di trovare per la nostra zona un luogo di riferimento che colmasse almeno in parte la totale mancanza di ritrovi per ballare. Ed eccoci alle soglie del Natale e, purtroppo, insieme ai regali arriva anche un periodo di black-out totale riguardo le serate di Tango nelle varie città da noi frequentate. Questo, unito al fatto che i precedenti tentativi fatti da un’appassionata di tango nel creare un ritrovo fisso a La Spezia avevano dato risultati deludenti, ci dà il via finale per provare ad organizzare di nostra iniziativa delle serate in piena regola.

Il primo ostacolo e anche il più grande è quello di trovare il luogo adatto. L’ideale sarebbe un luogo in stile liberty, dotato di una grande sala e magari anche di un bar all’interno. Cominciamo la ricerca e setacciamo per primi gli alberghi, ma purtroppo tra gli oltre 50 hotel della riviera versiliese non ne troviamo uno all’altezza: alla fine ne troviamo uno, accontentandoci del miglior compromesso tra funzionalità e bellezza. I pub e i ristoranti invece non risultano adatti al nostro scopo.

Il secondo ostacolo è  quello organizzativo. Siccome non è nostra intenzione, sebbene ci animi una grande passione verso il Tango, rischiare di finire sul lastrico a causa dei problemi fiscali ed finanziari legati a simili attività, decidiamo di creare un’associazione che ci appoggi ufficialmente in ogni iniziativa. Nei primi giorni di gennaio viene alla luce l’Associazione Culturale El Compás. In quei giorni, chissà, forse per premiare la nostra audacia, avviene il miracolo. Sally, una domenica a passeggio con gli amici lungo la passeggiata di Viareggio, si imbatte casualmente in un nuovo locale, che, cosa incredibile ma vera, sembra l’incarnazione del più bel locale che potessimo desiderare. L'entusiasmo va alle stelle e, nel giro di pochi giorni, ci troviamo ad organizzare quello che sarà, a nostro giudizio, uno dei ritrovi più belli che un ballerino di Tango possa trovare in Italia.

~ Fine (per ora) ~

Personaggi:

Segretario

Il Tango è appassionante e su questo poche persone non sarebbero d’accordo. Noi ce ne siamo accordi fin da subito.

Presidente

Ovunque ci sia l'infinito e non ci sia un'infinita possibilità di perdere contro quella di vincere non bisogna esitare: bisogna dare tutto. (B. Pascal)