QUOTES MANIA - a cura di Monica Melody Morgan Carter Per ampliare, aggiungere, correggere --> xduchess@freemail.it X-x-X VORTICE di Charles Grant Le tue arterie devono essere un miracolo della scienza. (D.Scully rivolta a F.Mulder, in C.GRANT, nel libro "Vortice") Dopo una dozzina di anni passati a cercare di vendere quadri che neppure lui poteva soffrire, aveva tagliato a metà un piccolo cactus, l'aveva incollato ad una tela, ci aveva aggiunto delle minuscole ossa d'uccello e un paio di perline, gli aveva dato un nome a caso, e per fare una burla l'aveva portato al nord. L'avevano adorata. L'avevano fottutamente adorata. Lui aveva composto quella tela come uno sberleffo alle loro presunzioni, e loro si erano accapigliati per comprarla. (C.GRANT, nel libro "Vortice") [Rad Garson la chiamò:] "Dana?" Fece un cenno di assenso per mostrargli che lo ascoltava. "Perché ti chiama sempre Scully? Voglio dire, hai anche un nome." "Perché può farlo." rispose semplicemente, senza sarcasmo, e non si preoccupò di dare spiegazioni. Sarebbe stato altrettanto difficile spiegare perché Mulder era, senza alcun dubbio, il migliore amico che aveva. Era qualcosa di più che essere colleghi, poter contare sull'altro quando si era in pericolo, o quando si aveva bisogno di un po' di carica perché un caso sembrava andare male; ed era qualcosa di più dei loro caratteri contrastanti, che, secondo alcuni, maliziosamente, si completavano l'un l'altro in modo perfetto. (C.GRANT, nel libro "Vortice") [Andavano] a una velocità che Mulder pensava li avrebbe ben presto lanciati in orbita. (C.GRANT, nel libro "Vortice") "Il mio spagnolo è..." Un sorriso deprecatorio. "Fa schifo." (F.Mulder in C.GRANT, nel libro "Vortice") "E il..." Incespicò diverse volte nelle parole, facendola sorridere, prima di riuscire a pronunciare: "Sangre Viento?" Mulder trasalì sentendo la propria voce; il suo spagnolo faceva sempre schifo. (C.GRANT, nel libro "Vortice") "Scully..." "Non dirlo." "Ma hai visto..." "Ho visto." (C.GRANT, nel libro "Vortice") Mulder notò che l'auto sembrava fornita di tutti i dispositivi conosciuti a Detroit, tranne forse un sistema di rilevamento per la traiettoria orbitale. (C.GRANT, nel libro "Vortice") "Mulder?" Scully era dalla parte opposta alla guida, e Mulder la raggiunse con calma. Il caldo era brutale, peggio del giorno prima, e solo ora capiva perché in quella parte del mondo la vita fosse così lenta. In un giorno come quello, muoversi più velocemente di una lumaca significava una sicura insolazione, e una vasca da bagno colma di ghiaccio. "Allora?" Gli indicò la fiancata. Mulder guardò e vide solo polvere; poi vide quello che c'era sotto la polvere. Con il palmo della mano fece per pulire il metallo, e lanciò un urlo quando si bruciò. "Dannazione!" Agitò la mano, ci soffiò sopra, e tirò fuori un fazzoletto dalla tasca. "Stai attento." gli disse Scully. "Scotta." Quando Mulder la fulminò con un'occhiata, si limitò a scrollare le spalle. (C.GRANT, nel libro "Vortice") "Figlio di puttana!" [esclamò lo sceriffo.] Mulder guardò Scully prima di dire: "Leon Ciola." (C.GRANT, nel libro "Vortice") Scully era madida di sudore e sporca di polvere, e sul punto di mettersi a urlare. (C.GRANT, nel libro "Vortice") Trenta minuti dopo l'inizio della tempesta si dondolò all'indietro con la sedia, allungò una mano e aprì la porta, socchiudendo gli occhi contro uno spruzzo che gli gelò le guance. "ma è impossibile. Quando diavolo smetterà?" E la pioggia cessò. Quasi si ribaltò all'indietro per la rapidità dell'interruzione. [...] Guardò Scully e disse: "Sono bravo o no?" (C.GRANT, nel libro "Vortice") [Dopo essere stato preso a sassate nel buio.] "No, non importa. Non credo che fosse una persona." Lo sceriffo aveva grugnito. "Allora lei è il primo uomo ad essere stato colpito alla testa con un sasso da un coyote." (C.GRANT, nel libro "Vortice") Si bagnò la faccia, e la sensazione di avere il viso pieno di ragnatele scomparve, consentendogli di guardare la propria immagine riflessa senza voler rompere lo specchio. (C.GRANT, nel libro "Vortice") Stando attento a muoversi senza scuotere i pezzi sparsi nel cranio, finì di vestirsi e uscì. (C.GRANT, nel libro "Vortice") La pazienza, amico mio, è una grande rottura di palle. (C.GRANT, nel libro "Vortice") [Riguardo una strana idea di Mulder] "Avete sgranocchiato peyote o cosa?" Diede una violenta manata al volante. "Scully, lei è un dottore, per l'amor di Dio. Vuole dirmi che è davvero d'accordo con queste stronzate?" Mulder trattenne il fiato. "Sceriffo," rispose Scully nel suo tono più ufficiale e neutrale. "Mulder è sempre stato così poco eccentrico che non mi arrischierei a scartare con leggerezza tutto quello che dice." "Ah... stronzate." -Grazie, Scully.- pensò Mulder con un breve sorriso, -Mi sarebbe piaciuto di più un risonante "assolutamente e come si permette".- ma era sufficientemente soddisfatto. D'altro canto, il giorno in cui l'avesse sentita veramente dire "assolutamente e come si permette", lui sarebbe probabilmente morto per la sorpresa. (C.GRANT, nel libro "Vortice") Io sono un ex galeotto e lui è un santo. Io ho abbandonato le superiori, lui ha diplomi infilati su per il culo che gli escono dalla gola. (Leon Ciola, in C.GRANT, nel libro "Vortice") "Mulder, cosa succede? Ti comporti come un pazzo." "Esatto, Scully. Hai colpito proprio nel segno." (C.GRANT, nel libro "Vortice") Copyright CC, 1013, Fox, C.Grant, ecc.