QUOTES MANIA - a cura di Monica Melody Morgan Carter Per ampliare, aggiungere, correggere --> xduchess@freemail.it X-x-X PUNTO ZERO di Kevin J. Anderson "Si nota proprio che era scapolo." aggiunse Scully. Mulder, guardandosi attorno, non notò particolari segni di sporcizia nella casa. A dire il vero, gli ricordava lo stato in cui era ridotto il suo appartamento la maggior parte del tempo. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "Non so quanta fisica le abbiano insegnato durante l'addestramento di agente dell'FBI, però..." Scully l'interruppe: "La mia prima laurea è stata appunto in fisica. Ho studiato un anno qui a Berkeley prima di passare all'Università del Maryland. Ho scritto una tesi sul Paradosso dei Gemelli di Einstein." Miriel sgranò gli occhi. "Credo di averla anche letta." (M.Bremen & D.Scully in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Scully indugiò, battendosi i libretti fatti in casa sul palmo della mano, sul punto di gettarli nel cestino. Poi ci ripensò. "Fermate la follia nucleare!" proclamava la testata. L'agente Scully se li infilò in tasca, con la scusa che li si poteva anche considerare delle prove. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Conosco un sacco di agenti obbligati al lavoro d'ufficio che invidiano la nostra vita da jet-set. Siamo sempre in giro per il mondo. Loro sono sempre in giro per... il loro ufficio. (F.Mulder, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Mulder si sentiva distaccato da quel che gli stava attorno, corazzato contro la minaccia invisibile delle radiazioni. "Pensavo che le mutande di piombo fossero passate di moda assieme ai pantaloni a zampa d'elefante." (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "Mi può dire qualcosa del progetto al quale stava lavorando assieme al dottor Gregory?" "No." (F.Mulder & O.Dooley, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Diede un'occhiata al pesante telefono nero della sua postazione. "Credo che chiamerò per ottenere il permesso di andare al cesso." (Franklin Mesta, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Un muro era adorno di foto incorniciate sistemate a casaccio, che indicavano un uomo provvisto di un martello ma non della pazienza o della voglia di servirsi di metro o livella. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") I membri della squadra sapevano anche che sarebbe stato meglio cambiare nazione nel caso l'avessero deluso. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Dooley fissò Victor con il suo miglior cipiglio non-mi-venire-a-raccontare-stronzate. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Victor prese numerose annotazioni in una calligrafia che una volta Orso Dooley, scioccamente, aveva provato a decifrare, giurando che non avrebbe mai più commesso quell'errore. Victor, affannato, sembrava sul punto di avere un infarto per l'agitazione. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Il nuovo ufficio di Orso Dooley fa sembrare il mio seminterrato alla sede centrale del Bureau [l'ufficio degli X-Files] un villaggio del Club Mediterranée. (F.Mulder, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "Se ordiniamo tè freddo qui dentro è molto probabile che ci buttino fuori a calci." (M.Bremen, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Miriel Bremen aveva già infilato la porta, lasciandola sola nel ristorante prima ancora che potesse pensare a un'altra domanda intelligente. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Ebbe l'impressione di avere di fronte un uomo che apriva le noci a mani nude. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Nel suo ranch, McCarron teneva un gabinetto all'aria aperta in bella vista di fianco all'edificio principale e una pompa esterna per l'acqua. [...] In realtà, dentro casa aveva un bagno moderno, elettricità, e non solo televisore e videoregistratore ma anche una grossa parabola satellitare imboscata nel retro della villa. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Guardando su in cielo, vide una spruzzata di stelle spuntare nell'oscurità che s'addensava, sciami di luci brillanti che ammiccavano con un'intensità da pietra preziosa. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Probabilmente Fred lo stava spiando in quel momento stesso, attraverso le finestre picchiettate di cacche di mosca. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") La posta pubblicitaria veniva sempre utile per accendere il fuoco da campo. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") All'interno, il bar era un posto buio e rumoroso, esattamente il genere di esercizio pubblico che lei di solito evitava. Mulder invece li adorava. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Al momento abbiamo due cadaveri - tre, se includiamo anche il cavallo. (F.Mulder, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "Mulder, certe volte hai un'immaginazione troppo sfrenata." Lui indicò se stesso mimando un 'moi?' "E non capita spesso che le mie soluzioni alternative si dimostrino corrette, Scully?" Scully mangiò un'altra patatina fritta. "Dipende a chi lo domandi." Mulder sospirò. "Scully, certe volte sei una miscredente insopportabile... ma ti voglio bene lo stesso." Lei gli regalò un bel sorriso. "Qualcuno ti dovrà pur tenere a freno." Dopo essersi pulite le mani con un altro tovagliolino di carta, Mulder tirò fuori la carta del Nuovo Messico. "Mi domando quanti chilometri ci siano da qui a Roswell. Forse varrebbe la pena di fare una deviazione." "Assolutamente no." protestò Scully. "Dobbiamo prendere l'aereo." Lui la guardò con un'espressione che voleva significare che non stava dicendo sul serio. "Facevo tanto per chiedere." (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Mentre guidava, fischiettava Sognando la California. Scully finse di lasciarsi sfuggire un sospiro di sopportazione, come per fargli capire che, essendo la sua partner, si sarebbe dovuta rassegnare al suo bizzarro senso dell'umorismo. Mulder le lanciò un sorriso di ringraziamento per la sua tolleranza. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Sembrava la pubblicità della "divisa da sfigato". (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Mulder non poté fare a meno di sorprendersi per la velocità e la facilità con cui la sua collega era riuscita a ricomporre i pezzi del rompicapo in una sequenza di domande rapide e apparentemente professionali. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Gli occhi di Ogilvy sporsero fin quasi a picchiare contro le lenti degli occhiali. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "Deve rispondere alle nostre domande." "Ma mi potrebbero ritirare il lasciapassare." protestò Ogilvy. "O l'uno o l'altro. Preferisce che cominci a citarle i regolamenti dell'FBI? Che ne dice di questo? Se si rifiuta di collaborare con l'indagine in corso, la possiamo citare per l'articolo 43H del Codice Federale." Scully lo afferrò bruscamente per un braccio: "Mulder!" Lui scosse la testa. "Lascia fare a me, Scully. Il nostro Victor non sa in che guaio si sta cacciando." [...] Scully si avvicinò a Mulder per sussurrargli in un orecchio: "Articolo 43H?" "Uso non autorizzato del simbolo dell'Orso Yoghi." borbottò Mulder, con un sorriso imbarazzato. "Ma lui non lo sa." (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Una buona parte del gruppo del dottor Gregory si è volatilizzata. (F.Mulder, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "Non ci si può fidare di nessuno, oggigiorno, sa, soprattutto del governo. Oh, senza offesa." Scully sorrise. "Credo che il mio partner sarebbe d'accordo con lei." (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") [Mulder sperò] che gli cascasse in testa una risposta. Ma non accadde nulla. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "Questa come te la spieghi, da un punto di vista scientifico?" Scully sospirò. "Mulder, in questo momento non capisco nemmeno come la potresti spiegare tu." (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Dacci oggi il nostro accoltellamento quotidiano, o almeno una sparatoria. (Un detective, cercando di evitarsi il caso che stanno trattando Mulder e Scully, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Fu un pomeriggio incasinato. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") [E'] un luogo speciale dove mi posso godere il rumore delle foglie che crescono e respirare l'odore della terra fresca e dei fiori che sbocciano. Dal mio umile punto di vista si tratta di un'esperienza inestimabile. Mi sento quasi in pena se penso alla quantità di finestre che sono mantenute spalancate dagli altri tuoi sensi, impedendoti un'esperienza tanto piena e netta. (R.Kamida, cieco, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") I volti si separarono dal bagliore, diventando ciascuno una nube vorticante che gli fluttuava di fronte, rivelandogli il proprio nome, dicendogli chi erano stati, descrivendo vittorie e sconfitte della loro vita, i loro sogni infranti. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Il suo viso largo e dalla pelle scura sembrava assolutamente privo di una qualità della quale i generali di solito non scarseggiano: la sicurezza di sé. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Mulder pensò che forse Scully sarebbe riuscita ad escogitare una storia stiracchiata ma scientificamente plausibile, pur di convincersi che ci fosse ancora una spiegazione razionale. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Dal momento che Russia e Stati Uniti non sono più nemici non ci è più consentito di puntare verso di loro i nostri missili, nemmeno per un'esercitazione. (Matthew Bradoukis, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Mentre preparava i bagagli faceva la spola tra valigia, televisore e cucinotto, dove afferrava al volo un boccone di cibo. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Ho prenotato due biglietti per il paradiso. Partiamo insieme per i Mari del Sud. (Mulder a Scully, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "Mulder non mi ricordo di essere mai venuta con te in un ristorante cinese. Come facevi a sapere che [il pollo kungpao] è il mio piatto preferito?" Lui le regalò un sorriso colmo di biasimo: "Che agente dell'FBI sarei se non riuscissi nemmeno a scoprire una stupidaggine del genere?" [Appunto] (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "Mi pareva di averti già detto, Scully, che se diventavi la mia partner ti avrei fatto vedere un sacco di terre entusiasmanti e di posti esotici." Scully gli indirizzò uno sguardo ironico. "Vuoi dire un'isola che sta per essere spianata da un esperimento nucleare segreto?" (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Mulder gettò i piatti nel cestino della carta straccia, poi controllò gli avanzi di cibo cinese nelle scatole bianche. Senza pensarci su due volte, riversò i resti delle tre pietanze in un singolo contenitore. Scully lo rimase a guardare stupefatta. "Così è stupendo per colazione," spiegò lui. "Se ci aggiungi delle uova strapazzate... delizioso." Poi infilò il contenitore nello scomparto surgelati. Scully raccolse la sua sacca. "Certe volte mi fai proprio ribrezzo, Mulder." Dopo aver spento la televisione [...] Mulder seguì la collega. Giunto sulla porta, notò che la "2" metallica del numero "42" del suo appartamento era di nuovo cascata per terra. "Un secondo soltanto, Scully." le disse, mentre si chinava per raccogliere il numero. Corse fino a un cassetto di cucina pieno di cianfrusaglie, da cui estrasse un cacciavite. "Quel numero non fa che staccarsi. Assai sospetto, non trovi?" Controllò che dentro non ci fosse qualche congegno d'ascolto [...]. In passato, convinto che lo stessero spiando, aveva rimosso ogni oggetto staccabile del suo appartamento, compresi i numeretti sulla porta. E adesso il "2" si rifiutava di starsene al suo posto. "Mulder, sei paranoico." fece Scully, divertita. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Il lampo previsto dell'ordigno Sawtooth sarebbe stato visibile per centinaia di miglia marine in mare aperto, innalzandosi come il breve bagliore di un sole che nasceva dalla parte sbagliata del cielo, all'ora sbagliata. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Il pesante velivolo passeggeri cominciò a strisciare in avanti, mettendosi in movimento con fracasso, come un mastodonte, aerodinamico come un bombo, anche se di parecchie scale di grandezza più rumoroso. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") [Parlando degli esperimenti nucleari] "Mi sembra che tu te la prenda molto a cuore. E' una cosa che ti interessa tanto?" Scully lo guardò, sentendo le barriere che si innalzavano tra di loro. "Un tempo." (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Il velivolo perse quota di colpo per due secondi terribili, poi si riprese. I marinai in coda urlarono e applaudirono il pilota. Scully sperava che il comandante non avesse intenzione di lasciare la cloche per venire a fare un inchino al pubblico. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Non ho bisogno di una babysitter da almeno quattro anni. (F.Mulder, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Scully interruppe il corso dei pensieri del collega. "Oh, no, Mulder non azzardarti a suggerire che potrebbe essere... che so, un vascello fantasma pieno di pescatori giapponesi irradiati che ritornano per fermare l'esperimento di prova di Incudine Splendente." Mulder sollevò le mani sconcertato. "Non ho suggerito nulla del genere, Scully. Direi piuttosto che sei tu quella che ha un'immaginazione sfrenata." Corrugò la fronte, fingendo un istante di meditazione. "Però, idea interessante." (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Preferisco continuare a ficcanasare da queste parti. (F.Mulder, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Lei è una gran spina nel culo. (Orso Dooley riferito a Fox Mulder, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Gli spiriti della mia gente vengono per parlare con me. Mi dicono di non dimenticarmi di loro né del mio passato. (R.Kamida, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Tutto è legale finché non ti beccano. (O.Dooley, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Io non capisco nemmeno come faccia a funzionare il motore della mia auto, ma so che si mette in moto ogni volta che giro la chiave... be', quasi sempre. (O.Dooley, K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") [Mulder] meditò su quale potesse essere la maniera migliore di affrontare l'argomento con Dana Scully, che avrebbe senza dubbio trovato demenziale la sua spiegazione... ma tanto lei faceva sempre così. Sembrava che Dana considerasse quale suo scopo principale nella vita quello di fare l'avvocato del diavolo con Fox, convincerlo che c'erano delle spiegazioni logiche che potevano giustificare le vicende incredibili di cui erano stati testimoni nei tanti casi in cui avevano lavorato insieme... proprio come Fox, al contrario, ammetteva che il suo scopo nella vita era costringere Dana a credere. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "Su che cosa si basa?" "Sulla crescente sensazione di fifa che sento nelle budella." (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Chiudete quella porta fetente! (O.Dooley, in K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Mulder rimase sorpreso a sentire un'ex scienziata che stava concordando con la sua spiegazione dei fatti. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Orso Dooley intanto si stava aggirando nei paraggi, ancora in cerca di qualcosa da sfasciare. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "Mulder, è una pazzia!" gridò Scully. "Lo so!" (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") L'orologio di Mulder s'era fermato, ma lui sospettava che il guasto fosse dovuto più ai maltrattamenti e all'acqua che ci si era infiltrata dentro che a qualche fenomeno paranormale. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Se mai fossero riusciti a tornare a Washington, avrebbe battuto un rapporto completo, creando un X-File dettagliato... e, molto probabilmente, nessuno gli avrebbe creduto. Ormai c'era abituato. (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") "State chiedendo aiuto?" riprese la voce burbera. "Non dovreste usare questo canale. Prego, provate al numero competente." Esasperato, Mulder disse: "Allora mandate subito qualcuno ad arrestarci per aver utilizzato il vostro numero!" (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Il vicedirettore stringeva i foglietti spiegazzati [cioè il rapporto di Mulder] con la faccia di chi non ne può più. "Forse non sempre ci sono cause logiche." ribatté Mulder. "Di solito l'agente Scully riesce a fornirne." "L'agente Scully ha le sue opinioni. Mentre ho il più assoluto rispetto per lei come collega e come agente operativo dell'FBI, non sempre mi trovo d'accordo al cento per cento con le sue conclusioni." Skinner si sedette, scoraggiato e ancora incerto su cosa doveva fare con quel suo agente ribelle. "Nemmeno Scully è sempre d'accordo con te. Eppure riuscite lo stesso a lavorare in coppia." (K.J.ANDERSON, nel libro "Punto Zero") Copyright by CC, 1013, Fox, ecc.