Breve storia di Verchiano

ã Giorgio Barnocchi

Le origini di Verchiano si possono far risalire al periodo umbro - etrusco (circa III secolo a. C.) e la sua esistenza è giustificata dalla posizione lungo una strada di importante comunicazione tra lo Spoletino e le Marche: la via della Spina, che è stata fino al secolo scorso la via più diretta per il collegamento tra Roma ed Ancona, un ramo della quale si ricongiungeva alla via Plestina che da Foligno portava a Camerino.

Il cuore storico del paese è rappresentato dalla Chiesa, (sicuramente esistente alla fine del I millennio d.C.) che raggiunse la sua massima importanza come Pievania nel XIV secolo quando ad essa facevano capo 48 chiese di paesi limitrofi.

La storia di Verchiano seguì poi quella romana e, nell'alto medioevo, quella del Ducato di Spoleto.

Nel 1263 il Castello di Verchiano fu acquistato dal Comune di Foligno (allora governato dalla famiglia Anastasi) e da allora ne seguì le sorti. Dal 1305 al 1439 fu in mano ai Trinci, signori di Foligno, che provvidero al restauro del Castello. Fu probabilmente in tale periodo che iniziò a svilupparsi il Borgo di Verchiano e progressivamente ad inpoverirsi il Castello per l'esodo verso il "piano". Con la fine dei Trinci (Corrado Trinci fu cacciato nel 1439) fu demolito, insieme agli altri castelli della Signoria folignate, anche il Castello di Verchiano.

Nel periodo rinascimentale e poi barocco, la chiesa si arricchì di affreschi, dipinti e strutture architettoniche tutt'oggi visibili.

Sia l'acquasantiera che il prezioso fonte battesimale sono datati 1604 e commissionati dal pievano d. Antonio Ricchi.

L'ampliamento della chiesa e del campanile avvengono nella prima metà del XVII secolo (l'architetto d. Lorenzo Salvati di Foligno fu incaricato del progetto e della supervisione dei lavori che furono eseguiti dal maestro Francesco Catanaccio e dal maestro Biaggio di Paolo, maestri Comacini, originari della zona di Milano).

Risalgono ai primi anni del 1600 anche le ristrutturazioni degli attuali Palazzi Barnocchi e Corradi, fatte eseguire dalla famiglia Guerrieri di Roccafranca, in cui abitarono poi i discendenti di due distinti rami di tale famiglia.

Importante santuario, nelle pertinenze di Verchiano, è la chiesa di S. Salvatore, posta sull'omonimo monte a 1150 m s.l.m.m. I primi documenti risalgono al 1333-34, e sembra che in origine fosse un'abbazia benedettina. Ad essa è legato il ricordo del beato Paolo Trinci, morto nel 1390 e sepolto nella chiesa; il suo corpo fu trasferito un secolo dopo a Verchiano.

Al XV secolo risale la costruzione, voluta da una Confratenita, dell'ospedale ubicato vicino all'attuale scuola elementare; già in precedenza era in funzione un lazzaretto nei pressi della chiesa di S. Lazzaro.

Le vicende di Foligno, cui Verchiano pagava le tasse in legnatico ed altri prodotti agricoli sotto ilo Stato Pontificio prima ed il Regno d'Italia poi, segnarono anche le sorti di Verchiano fino ad oggi.

 

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