
Volevo salutare le sorelle Giulia e Silvia Burello di Buia, dopo che ci siamo lasciati io e il mio amico abbiamo deciso di sfidare di nuovo la sorte con il riscio', tutto bene fino ad un certo punto, attenzione, una curva in discesa, io al volante, non dovevano farlo, sentivo le ruote fremere sull'asfalto, la velocita' aumentare, ad un certo punto penso....sė!, sterzo appena un po' sulla sinistra ed a un certo punto tutto inizia a cambiare.....il veicolo si alza su due o forse una ruota, mentre continuava a slittare la velocita' aumentava e anche i gradi...., di fronte a me avevo la curva con al termine il muro, i miei occhi cominciavano sempre piu' ad aprirsi, le mie pupille a dilatarsi, la mia vista si sfuocava sempre di piu', ai miei lati non vedevo niente, il sudore diventava freddo, il tempo non bastava per pensare...in quei 5 secondi e 30 metri, io non pensai a niente, ero immobilizzato, i miei sentimenti per un attimo scomparsero e tutto di fronte a me sembrava un sogno, non potersi muovere, ne ragionare, ne potere fare qualcosa per evitare il nulla, fino alla caduta, come un risveglio, ma gli occhi erano ancora spalancati verso Dio... per un attimo mi sono guardato e mi sono chiesto come mai ero ancora vivo... Quel giorno rischiai la vita anche se noi la abbiamo buttata sul ridere... nulla di tutto cio' doveva accadere, ma lo e' stato e nei miei ricordi sempre rimarra'...ancora tremo mentre scrivo... non so se piangere o spalancare gli occhi sempre di piu' per vedere che sono vivo o se chiuderli per sempre...