APPENDICE

I gradi di comparazione, con aggettivi o avverbi, in Ido si esprimono così:

Uguaglianza: tam…kam = tanto…quanto, così…come

Superiorità: plu…kam = più…di o che

Inferiorità: min…kam = meno di… o che

Superlativo relativo: la maxim…la minim…ek, de o inter = il più…, il meno di…

Quando il confronto concerne, non la qualità o la maniera, ma la quantità, cioè si fa con sostantivi, alle rispettive suddette voci tam, plu, min, maxim, minim si fa seguire l'avverbio multa; quindi si dirà: tam multa…kam, plu multa…kam, min multa ….kam, la maxim multa….la minim multa…ek.

Quando il confronto concerne l'azione (verbi), invece di multa si farà seguire multe alle suddette voci.

Superlativo assoluto. - Si esprime con la voce tre (= molto, assai, -issimo), che si premette sempre all'aggettivo, avverbio o verbo. Il superlativo di tre e tre multa (= moltissimo).

Maggiore è minore. - Si traducono in vari modi secondo i diversi significati che hanno. Nel senso di più, meno si traducono in plu multa, min multa; nel senso di più grande , meno grande, in plu granda, min granda; nel senso di più, meno attempato, in plu, min evoza (od olda) opp. plu, min yuna; nel senso di primogenito, secondogenito, in senioro, -a, junioro, -a; nel senso di ultimogenito, in la maxim yuna. Come grado militare maggiore si volge in mayoro, mentre come termine musicale e nel senso di maggiorenne, si volge in majora. Similmente minore, come termine musicale e nel senso di minorenne si volge in minora. Anche come termini ecclesiastici si tradurranno in majora, minora.

Maggioranza e minoranza (di voti) si traducono in majoritato, minoritato; maggiorità e minorità (di età) in majoreso, minoreso; la maggior parte di… si esprime in la maxim multa (sequito dal nome al plurale).

Nomi propri. - I nomi propri di persona, città, fiumi, laghi, monti, come pure quelli indicanti speciali monete, pesi, misure (salvo quelli relativi al sistema metrico decimale, internazionalizzati), vanno considerati come nomi stranieri, e però conservano la loro fisionomia nazionale, secondo il paese d'origine. Essi vanno perciò trascritti letteralmente secondo l'alfabeto anglo-latino. Per es.: Demòsthenes, Alighieri, Byron, Schiller, Racine, Pushkin, ecc.; Roma, Paris, London, Wien, Berlin, ecc.; Po, Tevere; lama, ulema, pope, lira, para, mark, pud, ecc.

In quanto ai nomi propri di regioni e stati, si è convenuto di dare alla maggior parte di essi la desinenza in -a (salvo alcuni terminati in -o quali Maroko, Islando, Finlando, ecc.). Es.: Anglia, Italia, Francia, Hispania, Dania, Rusia, Suisia, Yugoslavia, Europa, Amerika, Sicilia, Lombardia, Kalabria, Sardinia, (ma Piemonto), Kanada, ecc., ecc.

I nomi degli abitanti di ciascun paese o regione si ottengono mediante il suffisso -ano. Es.: Itali-ano, Amerikano, Europano, Savoyano, Sardiniano, Piemontano, ecc. Parecchi però hanno la forma abbreviata in -o. Per es.: Franco, Ruso, Germano, Anglo, Suedo, ecc., ecc. Gli uni e gli altri diventano aggettivi cambiando l' -o in -a, e questa aggettivale serve anche per denominare la lingua di ciascun popolo. Es.: la Franca, la Italiana, la Germana, ecc., ecc.; oppure la Franca linguo, l' Italiana linguo, ecc., ecc.

Tutti i nomi di nazionalità si scrivono sempre con lettera maiuscola, anche quando sono usati come aggettivi.

I mesi dell'anno (= monati di la yaro) sono: januaro, februaro, marto, aprilo, mayo, junio, julio, agosto, septembro, oktobro, novembro, decembro.

Le quattro stagioni (= la quar sezoni) sono: printempo, somero, autuno, vintro.

I giorni della settimana (la dii di la semano) sono: lundio, mardio, merkurdio, jovdio, venerdio, saturdio, sundio.

Dell'età. - L'espressione: quanti anni avete? (o che età avete?) si traduce in quante vu evas? La risposta io ho 10, 20, ecc. anni si esprime in me evas dek, duadek, yari oppure me esas dekyara, duadekyara (sono decenne, ventenne).

Delle date. - Quanti ne abbiamo del mese = quantesma dio (di la monato) esas? - Ne abbiamo 20 = esas la duadekesma (di monato). Biella, 7 aprile 1920 = Biella, 7ma (sepesma) di aprilo 1920. - Verremo addì (o ai) 5 di maggio = ni venos ye la 5ma mayo o di mayo.

Delle ore. - Che ora è?, chè ore sono? = qua kloko esas? - A che ora… = ye qua kloko…

DESINENZE E DERIVAZIONI dell'IDO

MANUALETTO