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Vilcha. Ci troviamo alla stazione ferroviaria di Vilcha. L’ultimo treno passeggeri passato di qui è stato 18 anni fa. Da allora, gli unici convogli a sferragliare lungo questa tratta sono i merci provenienti dalla centrale nucleare.

Vilcha era la quarta città dell’area di Chernobyl, in ordine di grandezza. E’ situata sul confine tra Ucraina e Bielorussia. I punti in cui la radioattività raggiunge picchi più alti rispetto ad altri si chiamano punti caldi e qui, i livelli di isotopi radioattivi del cesio si misurano intorno ai 60 Curies/kmq, decisamente sintomo di un cosiddetto punto caldo. La città è radioattiva e nessun ci vive più dal 1986.

Ecco la mia ninja con i suoi fari puntati su una vecchia scuola ormai vuota.

Viaggiando di notte in luoghi deserti, la figura della tua motocicletta si riflette in mille luci che si espandono nell’intera città. Attraversano le porte spalancate e le finestre come fossero raggi-x. Si vedono molte più cose col buio che non di giorno.

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