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In autunno da queste parti gli alberi abbassano i rami fiacchi, invitando a raccogliere le loro grosse mele e le pere, ma è bene non azzardarsi a mangiarne.

L’Apocalisse parla di una grande stella chiamata Chernobyl, caduta su un terzo delle acque e sulle sorgenti, rendendole amare…

Perciò è meglio non bere nemmeno di quest’acqua.

Non sono una persona religiosa, non sono i miei peccati a preoccuparmi, perché quelli vanno pagati nella vita che verrà; cerco di preoccuparmi di più dei miei errori, perché il prezzo di quelli si paga invece in questa vita…Non sono né l’ottimista che vede il bicchiere mezzo pieno, e nemmeno la pessimista che lo vede sempre mezzo vuoto. Mi definisco una realista, vedo il bicchiere per come è, ed è proprio attraverso questo stesso bicchiere che, in modo oscuro, mi pare di poter vedere come gli autori della Bibbia hanno in qualche modo saputo presagire il disastro di Chernobyl.

In Greco, lingua in cui è scritto il Nuovo Testamento, nel verso "…e cadde dal cielo un grande stella, ardente come una torcia." , la parola "cadde" significa "rimanere sospeso al di sopra o stabilirsi", mentre la parola "stella" si traduce con "sparsa nell’arco del cielo". Quest’ultimo termine a sua volta deriva da un’altra parola greca che significa "srotolarsi come un tappeto" – descrizione oculata di come le radiazioni si siano propagate in quelle zone. La cosa ancora più interessante però è che il termine "torcia" deriva dal verbo greco "irradiare". Il sostantivo direttamente correlato è "radiazione".

Nel versetto 11, il nome della stella è addirittura in maiuscolo, proprio come fosse il nome distintivo di un luogo… Quanto alla terza parte per descrivere la grandezza dell’area colpita, Il Greco dei primi secoli era solito indicare con "un terzo" un’ampia porzione di territorio. Chernobyl in questa chiave potrebbe anche rappresentare un gruppo di Chernobyls che ancora devono avere luogo e sulle quali cadrà la "grande stella"; il futuro ipotetico di quelle zone sarebbe esattamente lo stesso: radiazioni e assenzio – l’erba dell’oblio.

Un altro dettaglio che fa pensare è la misteriosa scomparsa dai nostri dizionari del significato alternativo di "wormwood" (assenzio) per la parola Chernobyl. Beh, questa è la politica del nostro governo. Ci sono nuovi reattori da costruire e quindi è bene rimuovere dai dizionari parole che rimandino a pensieri apocalittici. Ma dubito riusciranno mai a rimuovere dalla memoria collettiva un simile episodio, la parola è rimasta tuttora nell’uso quotidiano e mai nessun governo del mondo, né i ricchi magnati dell’onnipotente industria atomica potranno in nessun caso rimuovere i versi dalla Bibbia.


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