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30.a giornata

Sconfitta troppo severa a Foggia

FOGGIA	             NARDO’ (3-5-2)
Efficie    	     Negro
Mengo	             Marzini
Cicchetti	     Esposito
Costanzo	     Ruggiero
Cianciotta	     Mastroianni
Carannante	     Berardi
Del Core (Egbedi)    Lopolito  (75’ Catelli)
Catalano	     Passalacqua
Vantaggiato(La Porta)Rogazzo (55’ Vives)
Mariniello	     Cichella
De Zerbi (Quaresmini)Panesi (41’ Russo)
	
All. Florimbj	     All. Maestripieri
Il Nardò toglie la magica maglia blu e torna la sconfitta. Buttiamola sullo scaramantico. Interrotta la miniserie positiva di quattro risultati utili. A Foggia una sconfitta ci sta. Il rammarico, però, rimane dopo aver visto all’opera un bel Nardò soprattutto nel secondo tempo.

LA FORMAZIONE

Maestripieri ripropone l’ormai collaudato 3-5-2, convertibile in fase di ripiego in 5-3-2. Negro in porta. Esposito torna al centro della difesa con Marzini e Ruggiero a sostegno. Rogazzo dirottato sulla fascia sinistra, Mastroianni a destra. Terzetto centrale come ai veCchi tempi Berardi-Lopolito-Passalacqua. Cichella seconda punta, Panesi centravanti. Il Nardò di Maestripieri ha ormai acquisito la sua fisionomia (nel bene e nel male).

LA PARTITA.

Parte forte il Foggia. Una bella cornice di pubblico. Una squadra blasonata da play-off. Bei nomi e soprattutto il mitico Daniele sulla sponda opposta bastano ad intimorire i granata. Al 6’ l’ex-tricasino Del Core ci prova con un tiraccio. Negro alza sopra la trasversale. Al 14’ è già gol. Punizione dal limite. Un metro fuori area. Batte l’ex milanista De Zerbi che scavalca la barriera e azzecca l’incrocio. Nulla da fare per un sorpreso Negro. Il Nardò abbozza una reazione. Passalacqua tira debolmente. Efficie para. La partita si incattivisce. Gioco frammentato da continue scorrettezze. Panesi ci lascia la spalla dopo uno scontro fortuito con De Zerbi. Lussazione. Entra Russo-il lungo. Finisce il primo tempo.

I granata rientrano in campo più convinti e intraprendenti. Gli effetti del cazziatone di Maestripieri non tardano a farsi vedere. Baricentro avanzato. Precisione nei passaggi. Manca la velocità e l’imprevedibilità. Entra Vives al posto di Rogazzo e il Nardò comincia a farsi minaccioso. Prima un tiro di Cichella al 12’ finisce fuori, poi Lopolito impegna Efficie dopo una bella azione manovrata. Ancora Nardò sull’azione seguente. Corner di Vives, traiettoria arcuata e smanacciata provvidenziale del portiere foggiano. Il Foggia è chiuso nella sua metà campo. Vantaggiato e De Zerbi non riescono ad innescare il contropiede. Sosituiti. I granata cercano la stretta decisiva. Alla mezz’ora Vives riceve palla sulla trequarti. Supera due avversari di slancio, punta la porta foggiana e tira. Il pallone sfila d’un pollice radente il palo. Il Foggia sembra contato in piedi. In debito d’ossigeno. Ma la fortuna (e forse qualcun altro) è dalla sua parte. Su una palla contesa nella metà campo neretina, La Porta si invola verso l’area. Berardi lo tallona e cerca di affondare il suo chirurgico tackle scivolato. La Porta entra in area e cerca l’impatto. Berardi arpiona il pallone ma il foggiano gli crolla addosso. Rigore. Come solo a Foggia potevano darlo. Segna Carannante Inscenando poi danze e strani rituali davanti all’ennesimo altarino funebre in un campo di calcio.

LA CLASSIFICA

Perdono Nardò, Tricase e Puteolana, ma avanza il Campobasso che al 93’ pesca il jolly che lo tiene ancora in vita. Domenica arriva la Puteolana. Gara decisiva per una poltrona un po’ meno scomoda nei play-out.

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