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I popolari - Una scelta per l'Italia

Non vogliamo lasciare all'opposizione la possibilità di ingannare con facili promesse gli elettori; vogliamo invece dare agli stessi la possibilità di giudicare sui fatti e non sulle deformazioni mediatiche di una sola parte dello schieramento politico italiano. Che può avere alle spalle un finanziamento quasi illimitato, ma che si fonda sulle paludi della falsità. L'Italia è un grande Paese, con luci ed ombre sicuramente, ma molto migliore di quanto vogliano far credere i partiti del Polo delle Libertà. Per questo intendiamo con questo primo intervento dar conto di quanto ha fatto il centro-sinistra (di cui il Partito Popolare Italiano è parte insostituibile). Finalmente i fatti, e non cartelloni pubblicitari da cui raccontare favole elettorali.

Centro-Sinistra
Polo
L'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (deficit pubblico)
è sceso da 135 mila miliardi a 40 mila miliardi nel '99 e a meno di 30 mila miliardi nel 2000.
Con Berlusconi era salito di 3 mila miliardi.
Il debito pubblico è sceso dal 123% del Pil fino al 115% nel '99 e al 112% nel 2000 Con Berlusconi era salito di 5,7 punti di Pil.
L'occupazione è cresciuta di un milione di unità (luglio 2000 confrontato con luglio 1996). Con Berlusconi era diminuita di 330 mila unità (media 1994 confrontata con media 1995).
I tassi di interesse sono scesi di cinque punti e mezzo (dal 10,7% al 5,5%). Durante il Governo Berlusconi erano saliti di due punti.
Le retribuzioni reali sono salite del 3,9%. Con Berlusconi erano diminuite del 2,4%.
Gli investimenti pubblici sono cresciuti da 38 mila miliardi a 54 mila nel '99 e a
59 mila miliardi nel 2000.
Durante il Governo Berlusconi erano stati ridotti di 3 mila miliardi.
Per la prima volta sono state ridotte l'evasione e l'elusione fiscale.
Da tre anni il gettito fiscale è più alto delle previsioni per circa
10 mila miliardi di lire all'anno (13 mila nel corso del 2000).
Con Berlusconi l'elusione fu incentivata dalla Legge Tremonti.
LAVORO E NUOVE IMPRESE
A metà del 1996 c'erano in Italia 20 milioni 119 mila occupati. Alla fine del terzo trimestre del 2000, gli occupati erano 21 milioni 95 mila, con un aumento di quasi un milione di unità. Nello stesso periodo, il tasso di disoccupazione è sceso dall'11,7% al 10,5%. Tra le misure che hanno contribuito a sbloccare il mercato del lavoro, la principale è stata l'introduzione dei contratti interinali : i rapporti di lavoro avviati utilizzando questa forma contrattuale sono stati 260 mila nel 1999 e 228 mila nei primi sei mesi del 2000. Circa il 30% dei lavoratori assunti con contratto interinale restano poi nelle aziende con contratti stabili.A fine 1995 erano registrate in Italia 4 milioni 243 mila imprese (il dato non tiene conto delle imprese agricole, per le quali l'obbligo di registrazione è intervenuto successivamente). A ottobre 2000, il numero era salito a 4 milioni 611 mila. Questo aumento è distribuito in tutta l'Italia, a conferma di una ripresa economica che comincia a coinvolgere anche il Mezzogiorno.La ritrovata vitalità del sistema produttivo italiano, premessa indispensabile per un aumento significativo dell'occupazione, è stata a sua volta sostenuta e favorita da politiche mirate ad incentivare in varie forme l'avvio di nuove attività imprenditoriali e a fornire adeguato sostegno a quelle esistenti. Si va dagli sgravi fiscali (già nel '98 il costo del lavoro era sceso di oltre il 3% rispetto al 1996), agli incentivi diretti (15 mila miliardi solo nel biennio 1997-98), agli incentivi erogati dall'Unione europea.
LIBERALIZZAZIONE DEI SERVIZI E PRIVATIZZAZIONI
Oggi chiunque, privato cittadino o impresa, può scegliere tra una rete di telefonia fissa o mobile e un'altra, valutando le offerte che in regime di libera concorrenza le diverse compagnie propongono sul mercato. Questa piccola rivoluzione, che figurava tra gli obiettivi prioritari del programma dell'Ulivo, comporta un evidente vantaggio economico per gli utenti : si calcola che entro il 2002, proprio per effetto della liberalizzazione, le tariffe avranno subìto una consistente riduzione (già oggi, per la clientela affari il costo delle chiamate interurbane è sceso del 42% e quello delle chiamate internazionali del 43%.Il processo di liberalizzazione ha coinvolto, oltre alla telefonia, anche gli altri servizi pubblici essenziali : dal 2003 tutti gli utenti potranno scegliere tra più fornitori di gas, mentre già oggi i grandi consumatori di elettricità (consumi annui superiori a 30 GW) possono scegliere tra Enel, operatore straniero o grossista. Infine, è in pieno svolgimento la "societarizzazione" delle Ferrovie dello Stato, premessa per la liberalizzazione dei servizi di trasporto ferroviario che potranno essere offerti sia dalle società Fs che da altri operatori.Dal 1996 al 1998 il Tesoro ha dismesso partecipazioni azionarie pari a oltre 68 mila miliardi. A questi vanno aggiunti i 44 mila miliardi derivanti dal collocamento o dalla vendita, già effettuati o in via di definizione - di quote di Enel, Società Autostrade, Mediocredito Centrale.
AMBIENTE
La ricomparsa dell'ormai celebre foca monaca davanti alle coste sarde e l'abbattimento dell'Hotel Fuenti, gigante abusivo che deturpava la costiera amalfitana : sono i due eventi forze più simbolici del buon lavoro compiuto dai Governi dell'Ulivo per tutelare meglio e valorizzare di più l'ambiente e il territorio. Un buon lavoro che ha prodotto molti risultati concreti: · oggi il 10% del territorio italiano è protetto, grazie anche all'istituzione di nuovi parchi nazionali (Cinque Terre, Appennino Tosco-Emiliano, Alta Murgia, Val d'Agri e Lagonegrese, Sila). · ha cominciato a ridursi la "montagna" di rifiuti che finiscono nelle discariche: nel 1998 con la raccolta differenziata è stato recuperato l'11,5% di tutti i rifiuti prodotti, e ormai il mercato del riciclaggio dei materiali usati ha superato i 10 mila miliardi di valore annuo · grazie all'introduzione degli incentivi alle ristrutturazioni edilizie, sono state recuperate e abbellite decine di migliaia di case, con vantaggi consistenti anche in termini di rilancio dell'attività edilizia e di emersione del "nero" · sul fronte della lotta al dissesto idrogeologico, la cui evidenza e gravità è confermata dalle recenti alluvioni in Piemonte e Valle d'Aosta, sono stati potenziati gli strumenti d'intervento delle Regioni, delle Autorità di Bacino e dei Servizi tecnici : solo nel 2000, il governo ha stanziato 190 miliardi per interventi urgenti in 290 Comuni a rischio idrogeologico molto elevato. · dopo anni di tolleranze e complicità verso l'abusivismo edilizio, in diverse parti d'Italia hanno cominciato ad essere demoliti gli immobili abusivi


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