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25/11/2000 - Il Prof. Edoardo Boncinelli straparla

In un articolo da equilibrista apparso sul Corriere della Sera di ieri, venerdì 24 novembre, Edoardo Boncinelli si lancia in sottili disquisizioni volte a difendere le biotecnologie dal sospetto che esse siano all’origine della "mucca pazza".

Pur ammettendo a mezza bocca che la scienza non è in grado di comprendere fenomeni e patologie come la "mucca pazza" e l'AIDS, (fin qui niente di male perchè così è) Boncinelli si sbilancia pericolosamente oltre il parapetto e afferma: "Si sente dire purtroppo, anche da persone che dovrebbero essere informate, che il fenomeno mucca pazza deve essere annoverato tra le conseguenze nefaste delle moderne biotecnologie e delle cosiddette manipolazioni genetiche."

Il signor Boncinelli, dall'alto della sua autorità, continua (libertà di parola e di sproloquio) e scrive che "... Chi mette in giro consapevolmente queste voci per portare acqua al proprio mulino e gettare ulteriore discredito sulle biotecnologie agro-alimentari, si prende le sue responsabilità davanti alla storia."

Non sappiamo a chi si riferisca il signor Boncinelli nel suo articolo, data la vaghezza e la genericità della sua alta denuncia; a noi, questa difesa di ufficio del BIOTECH, una volta tanto non chiamato in causa, appare più che altro una maniera di creare un alibi per un delitto che ancora non è stato scoperto.

Che cosa vuole dirci esattamente Boncinelli?

Che cosa ci nasconde?

Boncinelli, nel suo articolo, ammette con candore che gli organismi BIOTECH una volta rilasciati nell'ambiente, si evolveranno e produrranno effetti che NESSUNO è in grado di prevedere e di CONTROLLARE.

Quindi, in teoria, Boncinelli ammette e prevede già che gli OGM rilasciati nell’ambiente seguiranno una vita propria e saranno soggetti a mutazioni e alterazioni che, con una scala da 1 a 100, potranno portare benefici o catastrofi. In un mondo scioccato da una microscopica proteina (prione della mucca pazza, che non è neanche un organismo vivente) che è in grado di creare tanto casino in giro nel mondo e per il quale il BIOTECH al momento non è indagato direttamente, le parole dello scienziato Boncinelli, "Il Picconatore OGM", lasciano trasparire il terrore di chi si rende conto di essere egli stesso tra coloro che promuovono attivamente il rischio alimentare determinato da una produzione BIOTECH su scala industriale di piante, animali e organismi viventi.

Oggi, per la mucca pazza, sul banco degli imputati siedono gli scienziati e quei politici che hanno avallato la politica e le tecnologie cannibalistiche delle farine animali che, ufficialmente fino al 1996, sono state disponibili presso ogni grossista e consorzio agrario.

Questi signori e la loro scienza, avevano assicurato la bontà della geniale soluzione alimentare.

Oggi, questi stessi signori, la loro scienza e il loro laboratori hanno lanciato nell’ambiente organismi il cui comportamento e i cui effetti sulla salute umana sono imprevedibili. Sono organismi dall’aspetto innocuo e familiare incorporati in mais, soya, merendine per bambini, gelati.

Anche le bistecche con l’osso, fino all’altro giorno, avevano un aspetto innocuo e succulento.

Tornando a bomba alla accusa di Boncinelli, ci sentiamo di affermare che la mucca pazza non debba "essere annoverato tra le conseguenze nefaste delle moderne biotecnologie e delle cosiddette manipolazioni genetiche" ma che essa sia uno degli effetti della "cattiva scienza" e delle tecnologie da mercatino delle pulci; solo un rigoroso controllo scientifico ed etico, potrà evitare ulteriori catastrofi sanitarie ed alimentari.

La natura circense (ci scusiamo con gli operatori del circo) di certa biotecnologia che ci propone zanzare biotech, patate fluorescenti, riso arricchito per poveri, fragole al pesce artico, mais imbottito di insetticida è esattamente ciò che ci allontana e ci rende diffidenti rispetto ai risultati scientifici BIOTECH più recenti.

Noi cittadini consumatori e produttori, abbiamo compreso che la attuale ricerca scientifica biotech è una minaccia alla nostra salute, non uno strumento di difesa dei nostri valori etici e dei nostri standard di vita.

 

bubbio anti-GM

 

 

 

 

 

 

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