Site hosted by Angelfire.com: Build your free website today!

 

Visioni by BOB

 

Parte prima: inizio anni 90, vota il look (ispirata ad una proposta di trasmissione inviata a "laboratorio" di Canale 5, rimasta senza risposta) La trasmissione vota il look era parte in diretta e parte registrata, in quanto doveva esserci un tempo sufficiente per l'eventuale trasformazione. La prima ospite era stata Carol Alt, lanciata da poco dal film via Montenapoleone. Alla registrazione del mattino era apparsa con i suoi lunghi riccioli castani che le ricadevano sul seno, ed una minigonna rossa e vertiginosa simile a quella che indossava nel ruolo di diavolessa nel film dove aveva incantato anche il taxista Bud Spencer. Si era seduta sulla sedia per eseguire la fotografia che poteva essere ritoccata e modificata al computer.. Le fatiche mattutine non erano finite, in quanto erano previste sei sfilate con altrettanti abiti diversi, alcuni molto corti ma altri lunghi alle caviglie. Finita questa parte, nel pomeriggio era iniziata la trasmissione con il pubblico. Carol entrò trionfante scuotendo i suoi lunghissimi capelli castani indossando la famosa minigonna rossa: era stupenda. Si era seduta in poltrona rispondendo in uno stentato italiano, ma gli spettatori guardavano le gambe e non si curavano della buffa pronuncia. Era stata scelta in quanto i suoi film avevano successo ed il suo look aveva contagiato in quegli iniziali anni novanta gran parte delle giovani donne, che all'unisono avevano accorciato la gonna e fatto crescere i capelli fino a metà schiena. In sala erano presenti 16 concorrenti, tutte giovani donne rigorosamente in minigonna e con i capelli castani lunghi e mossi come Carol. Era evidente la ricerca della somiglianza ottenuta grazie ad una attenta selezione nei mesi precedenti eseguita nelle discoteche di tutta Italia. Anche tra le 300 persone che componevano la giuria si notavano ragazze in minigonna e capelli lunghi. Anche questa parte era registrata, e dopo brevi convenevoli il parrucchiere presento ad una ad una le diverse versioni di Carol Alt elaborate al computer: in numerose i capelli apparivano corti, in altre presentava dei bob in varie fogge, in una i capelli restavano lunghi ma raccolti; 5 versioni, compresa la pettinatura raccolta, mantenevano il colore naturale, nelle altre i colori spaziavano dal biondo al rosso al corvino, tutti adattissimi agli splendidi occhi azzurri dell'attrice americana. Le 16 concorrenti vennero associate casualmente ognuna ad una proposta. Giunse il momento più atteso: i giurati votarono, e sul monitor del parrucchiere apparve il destino dei capelli di Carol scelto da 58 voti, distanziando di 16 voti la proposta arrivata seconda. Senza saper ancora nulla Carol salutò il pubblico dirigendosi verso una porta sul palco che dava accesso ad una saletta ricavata nel back stage. Il pubblico provò un brivido quando il presentatore disse: guardatela bene perché quando tornerà la riconoscete più. Intanto la telecamera permetteva di vedere che nella stanza troneggiava una sedia da parrucchiere. Le ultime immagini furono la chioma che ricopriva gran parte della schiena e le gambe della attrice ormai seduta e pronta al suo destino. Terminata la registrazione tutto il pubblico si allontanò per qualche ora, per dare modo al parrucchiere di compiere la trasformazione. Sabato sera ore 21. Iniziò la trasmissione in diretta, con la spiegazione del gioco fatta dal presentatore: una giovane attrice avrebbe subito una trasformazione radicale nel corso della trasmissione, cambiando sia il vestito che la pettinatura, tale da riapparire irriconoscibile. La trasformazione sarebbe stata scelta dalla giuria presente in teatro tramite votazione elettronica, sulla base di 16 proposte elaborate al computer dal parrucchiere. Ad ogni proposta sarebbe stata associata una concorrente. Tutte le concorrenti si sono presentate con una pettinatura simile a quella della attrice. Nel back-stage all'attrice verrà svelata la nuova pettinatura, e sarà libera di scegliere se lasciarla eseguire o se ricorrere ad una parrucca. La concorrente prescelta vincerà se indovinerà se la trasformazione è reale oppure realizzata con una parrucca. In caso di errore dovrà sottostare ad una penitenza. Prima di svelare il nome dell'attrice, il presentatore informò il pubblico televisivo che per dare comunque tempo per eseguire anche una trasformazione reale, parte della trasmissione era stata realizzata e registrata nelle ore precedenti. Veniva pertanto proposto il primo filmato dove per alcuni minuti e si vedeva Carol Alt in azione in vari spezzoni dei suoi film nei quali molta evidenza veniva data sia alle gambe sia ai lunghi capelli. Terminato il filmato il collegamento riprese in diretta col back stage, ma l'inquadratura comprendeva solo gli occhi di Carol Alt, e non era possibile vedere né i capelli, né il pavimento. Il parrucchiere asseriva che il lavoro era finito, ma che si doveva attendere la scelta dell'abito per stabilire il trucco. A questo punto il presentatore mandava in onda la prima parte della registrazione, quella con le 6 sfilate.. Questo filmato durò pochi minuti, ma sullo schermo rimasero le sei immagini. In diretta avvenne la votazione il cui esito rimase al momento segreto. Nell'ultimo collegamento Carol annuncio che il vestito era molto bello e stava iniziando il trucco finale Il presentatore manda in onda l'ultimo filmato, e gli spettatori videro per la prima volta come appariva Carol fino a poche ore fa quando entrò in studio con capelli svolazzanti e la minigonna vertiginosa, videro le elaborazioni al computer e le espressioni che Carol fa mentre si vede con i capelli corti: oh oh, mygodness, devo pensarci, e ride. Il presentatore riuscì a caricare di pathos il momento dell'ingresso di Carol nel back stage. Dopo una buona dose di pubblicità che fornì minuti ulteriori al visagista si ritornò in diretta, con il presentatore che spiegò spiega come proseguiva il gioco: di lì a poco l'attrice sarebbe uscita diversissima da come era entrata. La pettinatura avrebbe svelato la concorrente vincitrice. Mentre il pubblico da casa avrebbe avuto 10 minuti per manifestare la propria preferenza per il look iniziale di Carol Alt o per il nuovo mediante televoto, potendo essere prescelti per una nuova giuria, la vincitrice doveva superare la prova finale. La concorrente prescelta doveva infatti indovinare se la trasformazione era reale o simulata. La risposta esatta sarebbe stata evidente vedendo un filmato realizzato durante la trasformazione. Se la concorrente avesse indovinato avrebbe vinto 500 milioni, ma in caso di risposta errata avrebbe ricevuto il taglio di capelli a cui era associata. Poteva salvare la chioma solo se dall'esito del televoto in corso risultasse vittorioso il look iniziale. In quel momento la porta si aprì e Carol uscì….. I capelli erano corti e lisci, a carrè , il colore biondo le faceva risaltare gli occhi azzurri, il completo giacca-pantaloni contribuiva a conferirle un'aria inusuale da manager in carriera, ma la bellezza risaltava egualmente. Tutti erano senza fiato. Aveva tagliato veramente i capelli? La concorrente lo pensava. Iniziava la registrazione di quanto accaduto veramente, sadicamente dalla fine, all'indietro… Si vedevano forbici che aggiungevano ciocche di capelli biondi, il campo si allargava mentre il parrucchiere camminava all'indietro, il pavimento era ricoperto da capelli biondi che per magia risalivano e si riattaccavano, il filmato accelerava e tutta la chioma tornava al suo posto, ma all'improvviso veniva via tutta….era una parrucca, la concorrente aveva perso e tesissima prendeva posto sulla sedia. Mentre arrivava il risultato della votazione, il parrucchiere aveva le forbici pronte….. Sarà che ai maschi piaceva di più la minigonna, sarà che le ragazze si erano appena fatte crescere i capelli e non avevano ancora bisogno di novità, la votazione premiò il look iniziale. La concorrente era salva. Carol si tolse la parrucca sciogliendosi i capelli e nell'ultimo intervallo pubblicitario reidossò la minigonna rossa. La trasmissione era finita, e il presentatore annunciò per la prossima puntata 16 concorrenti brune: l'attrice ospite sarebbe stata la Cucinotta. Parte seconda: primavera 2003, futuro anteriore (ispirata e in parte copiata e rielaborata da racconti in italian hair fetish e hairstories) Bob finì di riavvolgere la cassetta con il finto taglio di capelli di Carol Alt, che li portava ancora lunghi anche se ormai aveva 43 anni! Per poco, perché la decisione ormai era presa. Come rappresentante italiano al comitato euroamericano per le risorse idriche sapeva cosa sarebbe successo tra pochi mesi. Per diversi anni, fino alla realizzazione dei dissalatori ed alla costruzione di una rete di acquedotti, a causa di un improvviso ed imprevisto aggravarsi dell'effetto serra, l'acqua sarebbe stata limitatissima ed esclusa quindi dalle abitazioni per riservarla all'industria ed alla agricoltura. Ognuno avrebbe consumato solo pasti precotti in confezioni usa e getta, gli abiti sarebbero stati lavati chimicamente in grossi centri appositi, rendendo inutili lavatrici e lavapiatti, la doccia impossibile, con l'igiene personale affidata a salviettine senza acqua. Rimaneva il problema di lavare i capelli, ma era stato messo a punto un sistema di detersione fisica in assenza di acqua da eseguirsi in centri appositi. L'unico inconveniente era che potevano essere trattati con successo solo 10 -15 cm, escludendo quindi i capelli lunghi. Era quindi necessario eliminare i capelli lunghi, problema non facile in un sistema democratico. Una nazione era stata costretta 60 anni prima a risolvere lo stesso problema, ma era tempo di guerra, ed una famosa attrice tagliò i lunghi capelli biondi e ondulati per creare una moda adatta ad evitare che i capelli delle lavoratrici, che sostituivano i maschi in guerra, fossero così lunghi da finire negli ingranaggi e bloccare la produzione. Occorreva trovare qualcosa di analogo, e il comitato aveva la soluzione. I prossimi mesi sarebbero stati decisivi. Erano stati fatti studi matematici e statistici sull'andamento delle mode e in particolare sulla lunghezza dei capelli ed era stato visto che i cicli con i capelli lunghi duravano circa 6-7 anni e iniziavano generalmente negli ultimi anni di un decennio, per terminare a metà di quello successivo, ed essere sostituiti da un ciclo con i capelli più corti. Il problema era che solo in un 50% dei cicli del corto la maggioranza delle donne arrivava veramente a tagli corti, mentre negli altri casi i capelli venivano sì portati più corti ma difficilmente meno di 25-30 centimetri, e dopo pochi anni un nuovo ciclo del lungo li faceva rapidamente ricrescere anche fino a metà schiena. Il primo ciclo del corto del millennio era in arrivo, e gli studi evidenziavano che i tagli sarebbero stati maggiori, e la pettinatura di riferimento sarebbe stato il carrè e successivamente anche i capelli molto corti. Purtroppo, per quanto si prevedesse che il corto questa volta durasse a lungo, all'inizio del decennio successivo sarebbero comunque tornati i capelli lunghi. Bob sapeva che doveva esserci un taglio generale in poche settimane e non in svariati mesi, e che i capelli avrebbero dovuto rimanere corti per decenni. La moda poteva solo fornire l'impulso, ma poi doveva essere manipolata senza che nessuno se ne accorgesse, non potendosi fare leggi illiberali e non potendo contare sul senso di responsabilità o sulle multe. Fu per questi motivi che sorse il comitato e che si scelse la primavera 2003 per iniziare. Come prima cosa sparirono tutti i film in cui comparivano attrici con i capelli lunghi, oppure vennero corretti al computer. Bob si rigirò la cassetta tra le mani: poteva essere uno spunto, soltanto che il finale andava riscritto. Carol Alt era ancora una bellissima donna, anche senza minigonna, ed i suoi capelli tendevano di più al biondo, forse per mascherare…Pensava di ripetere il gioco di anni prima, ma questa volta i capelli a terra erano i suoi, ed il taglio a carrè reale. La concorrente aveva indovinato: per premio ricevette lo stesso taglio. Non solo, ma incaricati passavano tra la folla ignara invitando le ragazze con i capelli lunghi di qualsiasi colore a salire sul palcoscenico, dove le venne fatto il medesimo taglio senza che capissero cosa succedeva e non osando protestare in diretta televisiva. Prima delle sfilate di moda vennero tagliati i capelli a tutte le modelle. I parrucchieri vennero consigliati, senza fatica, di proporre un carrè a tutte le donne con i capelli lunghi, con la raccomandazione di eseguire a quelle che lo rifiutavano, ovviamente senza dirglielo prima, almeno un taglio scalato, risolvendo il 50 % del problema. Il resto sarebbe venuto poco dopo. Incaricati vennero mandati nelle scuole superiori, nelle università, nelle discoteche, negli uffici per reclutare le ragazze più carine con i capelli lunghi, lusingandole con la promessa di servizi fotografici. Molte accettarono un taglio a carrè, e ripresentandosi ad amiche e colleghe cominciavano a diffondere una moda ormai matura. Simona Tagli era caduta in trappola rispondendo alla banale domanda come ti chiami, e subito una parruccchiera di nome Simona le aveva afferrato e mozzato la coda di cavallo durante un talk show. A Claudia Koll, già bruna e bionda, fu proposto un nuovo colore, e si accorse troppo tardi che era il rosa pallidissimo, eseguito con un rasoio elettrico. Alessia Merz, dovendo pubblicizzare una linea di mobili lucidi venne rasata e lucidata pure lei. Ambra di non è la Rai se li tagliò di sua spontanea volontà, per rinnovarsi. Ma bisognava accelerare: credendo nel potere della televisione, Bob ideò una nuova versione di Furore, schierando bionde contro brune: presero parte, capitanate da Lorella Cuccarini, le bionde Valeria Marini, Anna Falchi, Ambra Orfei, Valeria Mazza, Alessia Marcuzzi e Natalie Caldonazzo. Capitanate da Sabrina Ferilli le brune Samantha de Grenet, Monica Bellucci, Mariagrazia Cucinotta, Manuela Arcuri, Natalia Estrada e Miriana Trevisan. Venne loro fatto firmare un contratto che non intesero, ingannate dal lauto gettone. Si divertirono per circa 2 ore, accumulando diverse penalità. Quando si accorsero che dovevano pagare ogni penalità con 10 centimetri di capelli tentarono di ribellarsi: avevano firmato l'accettazione per essere rapate a zero e sottoposte a depilazione definitiva in caso di rifiuto. Monica Bellucci aveva sbagliato solo 3 risposte e ricevette in diretta un taglio a carrè. Andò peggio alla Cuccarini, che con 5 errori disse addio a tutta la chioma rimanendo con il cranio lucido, come pure la Caldonazzo e la Ferilli. Tutte le altre, 4 errori, rimasero con i capelli molto corti. Rai e Mediaset si accordarono, e Manuela Folliero e Alessandra Canale, par condicio, persero i capelli lunghi lo stesso pomeriggio, senza potere opporsi. Le ventenni, che avevano portato sempre i capelli lunghi, felici dell'idea di stupire, si tagliarono rapidamente i capelli. Più restie le donne di 30 e le poche di 40 con le chiome lunghe, consce che per loro il taglio era definitivo. Ma in realtà non solo per loro. Come negli anni 20 in occidente ed in Cina in quelli 60, le più scaldate con i capelli corti intercettavano per strade le indecise, accompagnandole, nei casi più favorevoli, da parrucchieri. Le più resistenti furono le giornaliste televisive: la Cardarelli, la Guarneri e la Monica Gasperini accettarono un taglio carrè solo dopo che la Cristina Parodi era stata rapata a zero sotto i loro occhi per insubordinazione e minacciata di elettrocoagulazione permanente. Ma la vittoria definitiva del corto in Italia, quasi in contemporanea al resto del mondo, avvenne quando nel corso del TG1 la Busi, che aveva presentato le prime notizie con i capelli biondi sciolti fino al seno, per poi vedersi accorciare progressivamente la chioma alla fine di ogni filmato, rimasta solo con la parte scura dei capelli, alla fine del giornale dichiarò: è iniziata l'era del corto e del carrè.

Bob


HOME