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La pazzia di Laura

di francesco della cardarelli

atto quarto

 

Viva gli sposi!! Francesco e Marta scendevano elegantissimi la scalinata del municipio e amici e parenti potevano finalmente acclamarli e congratularsi con loro. Prima di offrirsi ai fotografi, la neosposa fece il lancio del bouquet e Laura lo afferrò pronta. "Preso! La prossima sarò io!" esclamò. Fu una giornata festosa come tutti i matrimoni e alla fine Laura chiese a Pietro, il suo ragazzo, di tornare a casa: Tra loro era stato colpo di fulmine: si erano innamorati e dopo un mese erano andati a vivere insieme. Lui era rimasto colpito da quel taglio cortissimo, alla marine, che le era stato fatto da Simona in quel famoso sabato sera "alternativo". Ora però i capelli erano assai ricresciuti, erano passati dei mesi e lui mugugnava un po' per questo fatto. "E' stata proprio una bella giornata, ma ora finalmente a casa noi due soli" disse lei. Pietro non rispose: cercava qualcosa in un cassetto; ne estrasse un paio di fotografie dove lei appariva con i capelli lunghi. "E' così che vuoi tornare?" "Ancora questa storia. Che palle! Dai, offrimi una sigaretta". Lui la accontentò. Laura fumava e guardava quelle due fotografie che ormai rappresentavano il suo passato. Certo avrebbe potuto di nuovo farli ricrescere così lunghi, era sulla buona strada, ma non poteva dimenticare che a Pietro piacevano corti corti e probabilmente, senza la pazzia di quel sabato sera, non l'avrebbe neppure notata e oggi non sarebbero stati insieme. Lei amava Pietro, un ragazzo dolce, disponibile, che in fatto di capelli femminili aveva gusti molto precisi: corti, corti, corti! Pietro le chiese di nuovo: "Vuoi davvero riaverli lunghi?" "Col cazzo!" fece lei perentoria e gettò in disparte le due foto. "Prendi le forbici" aggiunse poi "Ma vuoi che te li tagli io?" "Certo!" Lei si sedette e Pietro, eccitatissimo per l'inaspettata decisione della sua Laura, le mise una sorta di mantellina e iniziò a tagliare. "Dai, taglia con decisione!" lo incitava "Ma non sono molto bravo..." "Tu taglia e basta!" Pietro continuò a tagliare, zac-zac le ciocche cadevano copiose. Ad un certo momento, felicissimo, esclamò: "Ecco, ora basta, con le forbici non riesco più a tagliare". "Prendi il rasoio" "Ma..." "Prendi il rasoio e radimi tutta!" Pietro non ci credeva, gli aveva chiesto di raderla completamente. Con mano tremante accese il rasoio e iniziò il primo passaggio e Laura riprovò le stesse piacevolissime sensazioni di quel famoso sabato sera: "Cazzo, che bello, dai Pietro radimi tutta!". Alla fine Pietro completò l'opera. "Adesso prendi schiuma e lametta" Pietro le prese "Sai quello che devi fare!" "Certo, amore!" Le spalmò dolcemente la schiuma su tutta la testa e poi le passò la lametta. Fatto. Ora aveva di fronte a sè una bald girl in piena regola e non una qualsiasi, ma la sua Laura. Far l'amore con una ragazza calva, la sua inconfessata fantasia erotica, era ad un passo dal realizzarsi. Ora prese la macchina fotografica: inutile dire che Laura era splendida. "Che cazzo fai ora?" gli disse lei ridendo "Un paio di fotografie e poi le mando a Nirvana per il suo sito: il mio contributo, le due con i capelli lunghi e queste! Sezione beutiful bald girls!" "Che matto sei!" Laura era contenta di quel che impulsivamente aveva fatto; soprattutto per amore di Pietro, ma comunque si piaceva davvero. Forse era una pazzia, ma era felice di entrare nel club"shave smooth". Ultimamente aveva guadagnato parecchio in coraggio, non c'era più traccia della ragazza timida di un tempo. "Ma gli altri che diranno?" si interrogò Pietro. "Non me ne importa un cazzo! Io l'ho fatto per te, l'ho fatto per noi e ne sono felice. Oggi ho dato l'addio definitivo al lungo. D'ora in poi solo corti, corti, corti e ... qualche rasatina completa, no?" Iniziò a spogliarsi, via camicetta, pantaloni, scarpe, calze, reggiseno, mutandine, tutto! Ora Pietro credeva davvero di sognare, lei lo guardava ammiccante, completamente nuda. La sua attenzione cadde sul pube di lei, pieno di peluria. "Potrei depilarti anche lì, prima?" "Certo amore!" Schiuma e lametta fecero nuovamente il loro dovere e lei provò la sensazione di averla perfettamente rasata. Ora avrebbe prestato più attenzione anche a questo aspetto. Pietro tolse i peli dal rasoio e li gettò sul pavimento a far compagnia ai capelli che già c'erano, poi si spogliò e abbracciata dolcemente Laura, si distese con lei su quel pavimento. "Ti voglio sposare" "Anch'io amore. Oggi il sindaco mi ha visto col bouquet di Marta in mano. Non vedo l'ora di andare davanti a lui per dire sì insieme a te!" E la fantasia erotica di Pietro si realizzò nel modo migliore.


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