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Premessa:

Ho scritto questa "lettera aperta" ad una ragazza , che chiamerò "Anna", da poco entrata nell'organizzazione di Scientology. Anna è venuta a contatto con l'organizzazione dopo aver risposto ad un'offerta di impiego apparsa su una rivista, distribuita gratuitamente, specializzata in annunci di vario tipo. Anna, che vive in una grande città del nord, ha un passato segnato da esperienze traumatizzanti e negli ultimi mesi il rapporto con il ragazzo con cui stava da tempo si era andato logorando.

Sono stato contattato da una persona molto vicina alla ragazza, preoccupata per la sua affiliazione. La persona che mi ha contattato non sapeva che cosa fosse Scientology, ma dalle notizie avute dalla stessa Anna, e dal suo brusco cambiamento nel carattere - comprese scelte giudicate "affrettate" - non si sentiva tranquilla. In Internet ha alla fine trovato il sito "Allarme Scientology", un grande spazio informativo che ospita un'ampia raccolta di materiale critico sull'organizzazione. Il sito ha in archivio anche una mia precedente "lettera aperta" che avevo scritto un paio di anni fa, e in cui parlavo della mia affiliazione al gruppo. In quella lettera riportavo il mio indirizzo e-mail, ed è qui che la persona mi ha contattato.

Ho ritenuto opportuno fare avere ad Anna alcune mie considerazioni sul gruppo, frutto della mia personale esperienza durata alcuni anni. Riesco perfettamente a capire come una persona che sta vivendo un momento di grave squilibrio personale si senta attratta da un gruppo "meraviglioso" come quello di Scientology. Nelle "org", all'inizio, si vivono momenti di grande esaltazione e ci si sente circondati da ciò che sembrano essere amore, comprensione, considerazione, reale interesse. Nello stesso tempo risultano evidenti contraddizioni che suscitano domande che non trovano risposte precise. Ripensando ai miei primi mesi nel gruppo mi sono spesso pentito di non aver preteso risposte, e di non aver cercato di chiarire dubbi e contraddizioni che pur vedevo. Con il tempo, però, iniziai ad accettare questo stato di cose come un dato di fatto, come "peccatucci" perdonabili, e ben presto accettai il consiglio di "sospendere il giudizio" perché «ci sono cose che ora non puoi capire, ma vedrai che con il tempo ti saranno chiare».

Per anni mi attenni alle disposizioni generali, e perseguii il mio obiettivo di "bravo scientologo", cioè raggiungere - a costo di grossi sacrifici di tempo e di denaro - lo "Stato di Clear". Secondo la definizione data da Hubbard, fondatore delle organizzazioni di Scientology e Dianetics, si tratta di uno «stato dell'essere permanente e stabile» in cui l'individuo è liberato dalla sua "mente reattiva", una sorta di entità "mentale" separata che influisce sul nostro comportamento ed è responsabile delle aberrazioni umane - oltre che delle malattie psicosomatiche che, secondo Hubbard, sarebbero il 90% circa dei malanni che ci affliggono. Un "Clear" sarebbe quindi una persona fisicamente sana e il suo QI aumenterebbe notevolmente. Essendo a quell'epoca piuttosto giovane le faccende fisiche mi importavano poco, ciò che invece mi affascinava era la promessa di Hubbard che, una volta "chiarito" dalla "mente reattiva", sarei stato:

«Una persona non aberrata. Egli è razionale in quanto trova le soluzioni migliori possibili basandosi sui dati che possiede e dal suo punto di vista. Egli consegue il suo massimo piacere per l'organismo, attuale e futuro, come pure per altre cose appartenenti alle altre dinamiche. Il Chiaro non ha nessun engram che possa essere restimolato ed alterare la correttezza del calcolo attraverso l'introduzione di dati nascosti o falsi (DSDMH, pag.111)»

E ancora:

«Un Chiaro è sorto dall'analogia tra la mente e la macchina calcolatrice. Prima di poter usare un calcolatore per risolvere un problema, deve essere chiarito dai vecchi problemi, dai vecchi dati e dalle vecchie conclusioni. Altrimenti sommerà tutte le vecchie conclusioni alle nuove e non produrrà un risultato valido. Il processing chiarisce nella macchina calcolatrice un numero crescente di questi problemi. L'individuo completamente chiarito avrà tutta la sua autodeterminazione disponibile nel tempo presente e sarà completamente autodeterminato. (Abil.114A)»

Le cose, ahime, andarono in modo diverso. Lungi dal raggiungere la completa autodeterminazione e tutte le belle cose promessemi da Hubbard per cui avevo sgobbato e pagato un sacco di quattrini - oltre ad ingoiare sempre più numerosi "magoni" - il risultato finale fu estremamente deludente. Ero esattamente uguale a prima. Con i miei raffreddori, le mie inalberature, le mie indecisioni, le mie timidezze.

Ripresi quindi a fare quelle domande iniziali che ancora erano senza risposta, ora ero ad un livello sufficientemente "avanzato" per capire. Ma ancora mi si chiedeva di "sospendere il giudizio", di acquistare al più presto ulteriori corsi per "stabilizzare" il "caso" e le solite cose che mi erano state ripetute sempre uguali nel corso degli anni. Decisi allora di prendermi un momento di pausa e, contravvenendo alle "disposizioni" interne, di fare ricerche per conto mio, e di cercare di contattare quei fuoriusciti (blow) che avevo accuratamente evitato negli anni precedenti, ma che ora ero deciso ad ascoltare in modo obiettivo, senza farmi condizionare dagli "insegnamenti" di Hubbard. Il risultato fu, naturalmente, l'abbandono definitivo del gruppo. Ero stato imbrogliato. Mi ero lasciato imbrogliare. Non ero stato sufficientemente autodeterminato, fin dall'inizio, nel pretendere risposte precise e, con il passare del tempo, la mia autodeterminazione e capacità di pensare con la mia testa si erano affievolite per lasciare il posto alla pressante richiesta di obbedienza cieca e accettazione acritica di qualsiasi cosa mi venisse detta, di qualsiasi materiale mi apprestassi a studiare, evidenti scemenze comprese.

La mia storia ricalca quella di tanti altri che sono passati per Scientology, prima e dopo di me. E come tanti altri la considerazione finale è stata quella di dire «se solo avessi saputo, se solo avessi preteso di mantenere la mia identità e personalità, fatta di ricerca e domande continue, di determinazione, senza farmi abbindolare dalle chiacchiere su "mente reattiva" e "bank" di un mediocre scrittore di fantascienza».

E come tanti, prima e dopo di me, ho sentito l'esigenza forte di cercare di "mettere in guardia", per quanto possibile, altri ragazzi idealisti, sognatori, sempre alla ricerca di qualcosa di meglio, di crescita e miglioramento personale. Come ero io.

Mi sono spesso chiesto come avrei reagito, all'epoca del mio innamoramento per Scientology, se avessi avuto a disposizione le notizie e le informazioni che sono ora facilmente reperibili su Web. All'epoca, e parlo dei primi anni '80, in Italia non c'erano informazioni su questo gruppo. Le prime che ricordo risalgono forse al 1986, un articolo di Panorama relativo all'inizio dell'inchiesta del giudice Mulliri, quel procedimento che è ancora a tutt'oggi scandalosamente aperto, con due condanne in appello e due annullamenti con rinvio della Cassazione. Le cose che lessi su quella rivista erano troppo superficiali e approssimative, troppo "fuori realtà", come direbbe uno scientologo. Diventa facile classificarle come "menzogne", in modo particolare quando sei stato accuratamente indottrinato a ritenere "menzognera" qualsiasi informazione critica.

Mi sono spesso chiesto come avrei reagito, in quei primi mesi, se avessi avuto la possibilità di contattare persone che erano passate per quell'esperienza. Onestamente non so darmi risposta, ma sicuramente avrebbero centrato la realtà che stavo vivendo, e mi avrebbero aiutato a trovare risposte alle molte domande che mi facevo. Ed è per questo che desidero che la mia esperienza di fuoriuscito possa raggiungere un pubblico più vasto, nella speranza che possa evitare, o quanto meno arginare, gli effetti dolorosi e i pericolosi condizionamenti che subiscono tanti affiliati a Scientology o a gruppi similmente strutturati.

Fiore


 
20 gennaio 2000

Cara Anna,

Sono Fiore, Clear di Dianetics dal lontano 1985.

Da molto tempo ho lasciato l’organizzazione a cui tu ora appartieni. L'ho fatto perché ho realizzato che, a fronte di una facciata luccicante e insegnamenti di base sicuramente condivisibili e dettati dal buon senso, la vera struttura di Dianetics/Scientology era, a mio avviso, unicamente volta a trasformarmi da persona cosciente e dotata di individualità e personalità propria, a burattino obbediente che deve chinare il capo e rinunciare ad ogni possibilità di "pensare con la sua testa". Questa è una cosa brutta, e sostanzialmente in contraddizione con i motivi per cui la maggioranza di persone entra in Dianetics/Scientology.

Sono stato contattato da una persona che ti vuole molto bene, e che è preoccupata dal fatto che sei entrata in un gruppo estremamente controverso. Ha ritenuto che avresti forse dovuto parlare con qualcuno che aveva vissuto quell'esperienza prima di te, e che forse nelle mie parole avresti potuto trovare motivi di riflessione. Teme per te, e teme che alla fine ne uscirai con le ossa rotte, come tanti prima di te. Me compreso. È brutto, e davvero doloroso, rendersi conto di essere stati traditi nelle cose a noi più care. Una di queste sono i sogni. Un’altra sono gli ideali. È brutto scoprire di essere stati ingannati, a volte gli effetti sono devastanti.

Chi, in questo momento, sta criticando (magari anche pesantemente) la tua affiliazione non lo sta facendo perché animato da "crimini nascosti", da overt che potrebbero risalire addirittura a vite precedenti o da altre cose che Hubbard sostiene. Lo fa unicamente perché ti vuole bene, è preoccupato e teme per te. Forse lo fa nel modo sbagliato, magari con troppa veemenza, sicuramente non ha una vasta conoscenza di Scientology e mescola pregiudizi e dati di fatto. Ma ti prego, non scartare le critiche che vengono rivolte al tuo gruppo unicamente sulla base che «chi "attacca" Scientology è fondamentalmente una SP animata da cattive intenzioni» come stanno cercando di insegnarti. Non prendere alla leggera le mie parole perché ti hanno insegnato che i blow non hanno motivazioni serie e ponderate che giustifichino il loro allontanamento. Valuta attentamente ciò che le persone ti dicono, le critiche sollevate e le cose che ti invitano a leggere, e DECIDI SEMPRE CON LA TUA TESTA se si tratta di pregiudizio o dato di fatto. Non permettere che altri pretendano di giudicare per te, chiunque questi "altri" siano: staff, compagni dell’org e Hubbard compresi. Non pensare che il "brutto" sia solo da una parte, e il "bello" solo dall'altra. Non accettare risposte preconfezionate e superficiali ai tuoi dubbi, alle contraddizioni che rilevi quotidianamente. Guardati intorno, fai domande, cerca di andare oltre il fittizio Tono 4.0 che la gente dell’org mette su perché consapevole del fatto che se lascia trasparire un più consono tono 2.0 o inferiore viene giudicata "male".

Scientology, purtroppo (e l’ho imparato a mie spese) è la fiera della falsità. Non si viene aiutati a crescere e ad essere davvero LIBERI. Al contrario si viene addestrati a mentire a se stessi e agli altri, a nascondere dentro di sé le cose dolorose, quelle che non si vorrebbero affrontare perché  fanno troppo male. E allora si viene addestrati a cacciare queste cose nel profondo, a inventare improbabili esperienze di vite passate, a mettere su una faccia sociale allegra che niente ha a che fare con quanto ci impedisce davvero di crescere, o quanto abbiamo realmente dentro. Ma il giorno della resa dei conti prima o poi arriva, il giorno in cui i problemi mai affrontati, e quindi mai davvero risolti, tornano fuori con prepotenza. E quel giorno porta con sé effetti a volte devastanti. Perché ti rendi conto che hai gettato al vento anni della tua vita, anni che non potrai più recuperare. Perché ti ritrovi con un pugno di mosche in mano, ti rendi conto di aver dato tanto di te, della tua intelligenza e tutti i tuoi sogni e ideali, a volte anche il tuo patrimonio, la tua famiglia e i tuoi affetti più cari per l’arricchimento finanziario di poche e selezionate persone che stanno al vertice della piramide Scientology. Ed è questo che le persone che ti vogliono bene, e che ora criticano la tua affiliazione, vorrebbero evitarti. Non hanno "crimini nascosti" come vorrebbero farti credere in Scientology. Semplicemente ti vogliono bene, e vorrebbero evitarti ulteriore sofferenza, oltre a quella che già hai vissuto.

Credo di sapere come ti senti, ora. Credo di saperlo perché ci sono passato anche io, tanti anni fa. La scoperta di un mondo meraviglioso. La scoperta di persone che, apparentemente, non ti criticano e non ti giudicano; la scoperta di un luogo dove tutti sono animati dalla voglia di costruire qualcosa di positivo, di bello, dalla voglia sincera di liberare il mondo dalla sofferenza e rendere questo pianeta un posto dove stare davvero bene, liberi dalle catene che fuori, nel mondo wog, sembrano avviluppare irrimediabilmente tutti gli altri. Si esce dall’ambiente "sano" dell’org e ci si guarda intorno. Si vedono le solite facce lugubri e tristi, gente presa dal suo caso che sembra davvero senza speranza. Se solo questa gente sapesse che esiste davvero uno strumento per stare bene, bene come ti senti tu ora, e che il mondo è in realtà un mondo dove splende sempre il sole. Se solo sapessero ... così mi sentivo io, i primi tempi. Perché all’inizio Scientology ti fa stare davvero bene, lo so. Perché Scientology ti dà tutte quelle risposte che stai inseguendo da una vita, e sono cose così semplici, se solo ci pensi. Tanto semplici che a volte ti chiedi perché non ci sei arrivato da solo. E realizzare la semplicità di tutto questo spesso ti fa scoppiare in una sonora risata, un EP che anche il meter legge, e il tuo ago si libera: che sensazione meravigliosa quando il tuo auditor ti dice quelle dolci parole «...il tuo ago è libero». Che bello raggiungere una cog, sentire il peso che improvvisamente svanisce dalle nostre spalle.

Scientology all’inizio è fenomenale, lo so. Sembra in grado di far svanire tutti i pesi che ci gravano addosso. Basta con i pensieri che affliggono, basta con l’introversione, basta lacrime. A tutto c’è risposta, e per ottenere la felicità a cui noi tutti aspiriamo, e la tranquillità che stiamo cercando da anni, è sufficiente abbandonarsi agli insegnamenti di Ron. Smettere di pensare.

Ma non è così che funziona, purtroppo. Il cammino di crescita interiore e libertà non è ricoperto di petali di rose. È un cammino doloroso in cui spesso si cade, e la forza per rialzarsi non la si trova obbedendo ciecamente alle parole di qualcun altro; va ricercata dentro noi stessi, ed è fatica. È dolore. Raggiungere quell’equilibrio necessario a sentirsi davvero bene con se stessi è fatica, ed è una conquista interiore non un "dono" altrui, un "dono" che Ron o chiunque altro ti concede bonariamente dopo aver constatato che hai obbedito ai suoi ordini, ai suoi voleri. La felicità vera è una conquista interiore, non una concessione altrui. Chiunque ti promette felicità, e magari temporaneamente ti spinge a credere di averla davvero raggiunta, te la può togliere allo stesso modo. Ben diverso invece raggiungere un equilibrio vero. Quello nessuno te lo può dare, e nessuno te lo può togliere. È tuo.
 

Ron sostiene che siamo tutti uguali, che le aberrazioni hanno una sola origine, e liberandoci dalla mente reattiva saremo esseri liberi, spirito puro in grado di agire sul MEST, non più schiavi dei nostri engram. Bello davvero, se fosse vero. Ma non lo è. È una ipersemplificazione della vita che può darti conforto, all’inizio. Ma che alla fine ti impedisce di crescere, di raggiungere il tuo vero equilibrio interiore. Contrariamente a quanto Ron sostiene, ragionare in questi termini significa unicamente rifiutare le proprie responsabilità e spogliarci della nostra identità, dell’unicità che ci caratterizza in quanto esseri umani e spirituali. Nessuno è uguale all’altro, e non è vero che tutti rispondiamo in modo uguale ad uguale stimolo. Pensaci. Non siamo computer che possono essere "riformattati" come sostiene Hubbard. Le nostre risposte non derivano dagli engram (dati falsi), ma dalla nostra personalità, identità, unicità, esperienza, educazione, cultura e tanto altro ancora. Vale a dire da NOI STESSI, dal nostro spirito. Ron al contrario ci vuole far credere che siamo macchinette tutte uguali, e solo addestrandoci a reagire tutti allo stesso modo saremo tutti felici. No. Non è questa la realtà. Questa è la realtà che sarebbe piaciuta ad Hubbard, una realtà di burattini che obbediscono ai suoi ordini, dove lui tira i fili. Ti prego davvero di riflettere su queste cose, e di leggere quello straordinario libro di George Orwell che si chiama "1984". E cercare parallelismi con quanto Hubbard sostiene. Vedere in che modo la società di Orwell assomiglia alla società che popola le org, la società che Hubbard avrebbe voluto per noi.

Io non ti dico, come forse altri stanno facendo, di lasciare Scientology. So quanto ci si sta bene, all’inizio. È come un rifugio, quel porto sicuro che da tempo si stava cercando, un luogo in cui trovi risposta a TUTTO ciò che affolla la tua mente, dove la responsabilità delle decisioni che ti riguardano viene a poco a poco delegata ad altri. Che bello liberarsi dalla fatica di vivere. Ma la vita, quella vera, ha tante componenti a cui non puoi rinunciare, se la vuoi vivere pienamente. Al contrario ti dico: « fai tesoro di ciò che stai imparando, ma non svendere mai te stessa, non rinunciare mai alla tua identità e al tuo spirito critico
 

Se ci pensi, se ti guardi intorno ti accorgerai che quasi tutti quelli che frequentano l’org hanno alle spalle storie di dolore e sofferenza, brutte esperienze. Divorzi, lutti gravi, perdita del lavoro, tossicodipendenza, alcolismo e tanto altro ancora. Problemi irrisolti che sembrano avere trovato soluzione dentro l’org. Se fai domande ti accorgerai di quanto questo è vero, di come praticamente tutti siano approdati a Scientology perché stavano vivendo situazioni personali di grave squilibrio. E dentro l’org, nella conformità che l’org ti impone, sembrano aver trovato un punto di equilibrio, un ancoraggio, punti davvero fermi. Ma la crescita vera, credimi, non è sinonimo di conformità e obbedienza, quanto piuttosto del raggiungimento della propria individualità, pregi e difetti. La conformità che ti viene imposta può tamponare temporaneamente un momento di confusione, ma non è la soluzione, non è crescita. È solo un momento di riposo, un prendere fiato prima della salita. Ma Scientology non ti fa crescere, Scientology ti toglie a poco a poco ogni capacità di crescita vera, e ti avviluppa nelle sue spire di conformismo e obbedienza. Guardati intorno: i tuoi compagni sembrano persone differenti, ma sono tutti inesorabilmente uguali. Stesso linguaggio, stesso sguardo, stessa incapacità a vivere fuori dal caldo abbraccio di Scientology dove tutto è preordinato, stabilito, codificato.

Ed è per questo che ti dico: resta in Scientology il tempo strettamente necessario per riprendere fiato, ma non permettere che ti coinvolgano in cose più importanti come diventare staff permanente o Sea Org. Non permettere che ti instillino sensi di colpa, non firmare contratti vincolanti, o acquisti che non sei in grado di pagare. Non "decidere", sull'onda dell'eccitazione o per la pressione del registrar, passi più lunghi di quelli che puoi fare. Ricorda: nessuno ti può obbligare a fare cose di cui non sei sicura. Ogni cosa va misurata e ponderata. Tu non devi nulla a nessuno, men che meno a questa organizzazione di cui, appena un mese fa, non sapevi nulla, neppure che esistesse.
 

All’inizio sembra che nessuno nell’org ti giudichi. Valutare è considerata una cosa malvagia, valutazione e invalidazione sono "crimini" tremendi. Ma se ci pensi ciò che si vive dentro l’org è una valutazione continua. Una invalidazione continua del tuo essere. A iniziare dal registrar, che si permette di valutare e decidere per te che cosa dovresti fare. Non puoi parlare liberamente, non ti puoi esprimere liberamente, non puoi fare "tech verbale", cioè ragionare a voce alta e confrontarti con i tuoi compagni su quanto stai studiando e ti lascia perplesso. Non puoi confidarti con i nuovi amici sulle cose che ti affliggono. Devi fare rapporti scritti sulle presunte "infrazioni" dei tuoi compagni. Qualcun altro decide se hai capito o no quello che stai studiando, il tuo giudizio non conta più nulla. È il supervisore che ti dice se hai capito o meno. E "capire" significa unicamente ACCETTARE ACRITICAMENTE, pensaci. Devi mostrare costantemente un tono alto perché altrimenti vieni giudicato male. Devi rendere partecipi i tuoi compagni delle tue vittorie, anche quando intimamente non le considereresti poi tanto grandi. Ma devi fingere una felicità che forse è solo la metà di quella che provi davvero, e devi fingere di non essere triste anche quando scoppieresti in lacrime. Devi "sprizzare gioia" ma non puoi esternare la tua insoddisfazione, o i tuoi dubbi, le tue perplessità. Se lo fai, vieni rimandato in session, costretto all'etica, o ti viene assegnato un foglio rosa o vieni costretto ad un chiarimento di parole. In breve, vieni punito perché hai osato essere te stesso. Davveri sei convinta che tutto questo significhi LIBERTA’? Che tutto questo significhi "PENSA CON LA TUA TESTA"?
 

So che sei entrata da poco in Scientology, e ci sei entrata rispondendo ad un annuncio di ricerca personale. La tua intenzione non era quella di entrare in una "chiesa", solo di trovare un lavoro. Ma alla fine ti ritrovi parte di una "chiesa" di cui mai avevi sentito parlare prima. Era davvero questo che volevi? Non ritieni di essere stata ingannata? Tu stavi semplicemente cercando lavoro, saresti davvero entrata in una "chiesa" se avessi letto un annuncio di "ricerca fedeli"? Non credo. Ma è questo che alla fine ti è successo. Scientology dice di possedere la chiave della verità, ma il suo approccio nei tuoi confronti è stato basato sulla menzogna. Che motivo avrebbe una "chiesa" che vanta «milioni di fedeli nel mondo», che promette abilità semidivine ai suoi seguaci, di cercare personale attraverso un foglio di annunci economici? Dovrebbe al contrario avere la fila davanti all'uscio di persone entusiaste che vogliono prestare la loro opera a tale portento. E invece no. Scientology afferma di "offrire impiego" ma in verità cerca persone in stato di necessità, come te, da sfruttare a 80.000 lire la settimana, quando va grassa. Perché?

Scientology attira tanti altri, come te, attraverso la menzogna. Corsi di "anatomia della mente umana", dove per "anatomia" si intendono le fantasie pseudoscientifiche di Hubbard. Programmi di disintossicazione dalle droghe, assolutamente inefficaci allo scopo, ma molto efficaci per reclutare adepti. Seminari di gestione manageriale basati sulle teorie amministrative di Hubbard, il cui impero è formato da schiavi sottopagati. E tanto altro ancora. Ma la verità è che sta semplicemente cercando seguaci, persone che non si sarebbero mai avvicinate alla sua porta se si fosse dichiarata per quello che è. Che non avrebbero mai liberamente scelto di aderire a questa organizzazione. E questo si chiama inganno. Nulla di buono può nascere dall'inganno. Ti prego, Anna, riflettici su.
 

Hubbard era un bugiardo. Ha mentito praticamente su ogni aspetto della sua vita. Non ha mai viaggiato estensivamente in Oriente come affermano le biografie ufficiali, pertanto non ha mai studiato con i grandi saggi di quei paesi. Non è mai stato ferito in guerra, ma in Dianetics sostiene di aver sviluppato le sue terapie miracolose che l'hanno guarito da quelle immaginarie ferite, che gli avrebbero addirittura fruttato una decorazione di guerra "Purple Heart". Hubbard non è mai stato decorato con il Purple Heart. Hubbard non si è mai laureato in ingegneria, come sostiene, e men che meno è stato uno dei primi fisici nucleari. Hubbard ha lasciato l’università dopo appena due semestri, per scarso rendimento. Hubbard è stato sposato tre volte, e per tre volte ha divorziato, ma ha la pretesa di insegnare ai suoi adepti la formula per il matrimonio perfetto. Hubbard ha la presunzione di insegnarti come crescere dei figli sani e liberi da aberrazioni, ma dei suoi cinque figli uno lo ha disconosciuto e ha cambiato cognome, e uno è morto suicida. Perché Hubbard ti mente? Perché ha mentito a me e a molti altri? Perché chi afferma di aver scoperto l'unico modo per liberare l’umanità dalle aberrazioni ha continuato a mentire spudoratamente fino alla morte? Che bisogno aveva? Perché l’organizzazione da lui messa in piedi continua a mentire? Davvero credi che chi mente e basa tutta la sua organizzazione sulla menzogna possa davvero guidarti lungo il cammino della verità e della libertà spirituale?
 

Scientology ti chiede sacrifici enormi. Sacrifici economici, di tempo, di affetti. Per raggiungere la "libertà" Scientology ti impone, a poco a poco, di abbandonare tutte quelle cose che per te erano importanti e costituivano la tua personalità e identità. Ti impone di "disconnettere" da quelle persone, anche familiari stretti, che continuano a criticare la tua affiliazione. Scientology ti impone un linguaggio nuovo, un comportamento rigido e conforme che è in netta contraddizione con la "libertà" che promette. Scientology ti dice che cosa puoi leggere, quali persone puoi frequentare e quali no, a quali pratiche ti puoi dedicare e a quali no. E tutto questo lo chiama "libertà totale". Scientology ti lusinga dicendo che con le sue tecniche sarai in grado di comunicare con chiunque su qualsiasi argomento. Ma già vedi come è difficile comunicare con le persone che non si trovano in accordo con te, e come la tua comunicazione a poco a poco si restringa ai tuoi soli compagni scientologisti. Gli unici da cui ti senti davvero compresa. Non è contraddittorio?

Scientology dice di volerti indicare la strada verso la libertà totale, ma ti vincola ad un codice di comportamento a dir poco delirante, e talmente rigido da poter essere paragonabile a quello di un corpo militare. Hai mai riflettuto attentamente sulla HCO PL "Mantenere Scientology in funzione"? Scientology sostiene di voler liberare la tua mente, ma in quella HCO PL afferma che l’approccio a "mente aperta" non è tollerato. Mica siamo signore "Batti-batti-le-manine" noi. Noi siamo tosti, e noi dobbiamo obbedire a Ron. Non è contraddittorio?
 

Scientology ti vieta di frequentare i blow. Chi se n’è andato l’ha fatto unicamente perché aveva MU, o perché è una SP. Non è ammissibile che qualcuno se ne vada semplicemente perché si è reso conto che gli insegnamenti del gruppo non fanno per lui. Perché s’è stufato, perché ha realizzato che si tratta di sciocchezze. Perché, in sostanza, ha ragionato con la sua testa. Un blow è un "pericolo" per lo scientologista in buone condizioni. È come ciò che certi gruppi religiosi definiscono "vittima del Demonio". Lo scientologista, che dovrebbe essere causa e non effetto, alla fine viene considerato, dalla sua stessa organizzazione, tanto fragile da poter essere effetto dei blow, anche se è Clear, anche se è OT. Stati, secondo Scientology, permanenti e stabili. Non è contraddittorio? Quindi il blow è da evitare come la peste. Perché? Forse perché i blow, come me, potrebbero fare insorgere dubbi, far scaturire domande? Davvero uno scientologista è così poco "causa" da non sapere gestire autonomamente dubbi, domande, perplessità? Da dover immancabilmente ricorrere al verbo di Ron per "decidere"? Ma allora che "causa" è? Non è che Scientology, in fondo, ti rende effetto di se stessa? Incapace di pensare con la tua testa?
 

Scientology ti obbliga ad enormi esborsi economici. I libri, per esempio. Scientology ti impone un linguaggio nuovo, una ridefinizione di concetti vecchi come il mondo che Hubbard ha rielaborato perché paiano sue "scoperte". Per comprendere queste ridefinizioni, che già in sé ti isolano sempre più dal mondo wog, ti costringe ad acquistare costosi dizionari "tecnici". Per completare certi corsi o livelli Scientology ti costringe all’acquisto di costosissimi volumi pubblicati dalla casa  editrice di sua proprietà. Hai mai pensato che gli stessi libri potrebbero essere per esempio acquistati usati? Ci sono tante persone che sarebbero liete di venderteli a metà prezzo, perché non li usano più. Conosco tanti che, come me, hanno addirittura regalato le biblioteche che erano stati costretti ad acquistare. Ti chiedo questo: domanda al tuo registrar se è possibile e dove puoi comprare libri o e-meter usati. E ragiona attentamente sulla risposta.

A Scientology non importa la vera diffusione della sua "scienza", della sua "filosofia", a Scientology non importa di "chiarire il pianeta". Se così fosse, la sua "filosofia" sarebbe disponibile a costi molto più bassi. Che senso ha, per esempio, mantenere costosi Celebrity Center riservati alle star dello spettacolo? Forse che le star sono più importanti di noi? Che senso ha mantenere costosi hotel in Florida? Con piscine e campi da tennis? Servono forse a "chiarire" più velocemente il pianeta? No. Tant'è vero che in 50 anni di esistenza, le sue riviste ufficiali riportano che il numero di "Clear" a livello mondiale ha quasi raggiunto le 50.000 unità. Davvero pochi se "chiarire il pianeta" fosse il suo vero obiettivo. E davvero a rilento, visto che sono le stesse cifre che leggevo quasi 20 anni fa. Fallimento totale, e non "big win" come vogliono farti credere. A maggior ragione perché in quella cifra ci siamo anche noi, quelli che se ne sono andati.

A Scientology non importa il benessere delle persone. A Scientology importa unicamente la vendita dei suoi prodotti, siano essi corsi, libri o e-meter. E quando avrai esaurito i soldi ti metterà alla porta, che tu sia di tono 40 o di tono -40. Quelli sono unicamente affari tuoi. Quando, se sarai staff, ti sarai stancata dei ritmi disumani, delle alte pretese, delle richieste assurde, della paga inesistente o, più semplicemente, sarai ammalata o esaurita ed esprimerai il desiderio di andartene in "buone condizioni", ti verrà presentato un salatissimo conto di tutti i corsi amministrativi (cioè volti a migliorare e mantenere la produttività economica del gruppo, non al tuo benessere spirituale) che ti sono stati elargiti. Conti che a volte sono nell'ordine delle decine di milioni.
 

L’"etica" di Scientology è basata unicamente sul concetto di PRODUZIONE, non di vera morale. L’etica di Scientology è fondata su STATISTICHE PRODUTTIVE, statistiche che, molto spesso, per essere raggiunte devono necessariamente passare per l’aperta menzogna. La morale (etica) di Scientology giustifica e approva, addirittura incoraggia le bugie. È davvero morale, questa? L’etica di Scientology arriva a spingere le staff all’aborto. I bambini impediscono di raggiungere livelli produttivi ottimali. È davvero morale, questa? L’etica di Scientology costringe madri e padri ad abbandonare le loro creature in luoghi sudici e malsani, affidati alle cure di personale inadeguato, perché i bambini disturbano il ciclo produttivo. È davvero morale, questa? L’etica di Scientology spinge persone brave, amorevoli a "disconnettere" da genitori e figli che non condividono il loro "credo". È davvero morale, questa? Scientology convince persone gravemente malate a rifiutare cure mediche o esami clinici perché sostiene di essere in grado di curare qualsiasi cosa, e tante persone che si sarebbero potute salvare sono morte. È davvero morale, questa? Sei davvero disposta a rinunciare a ciò che credevi giusto per seguire acriticamente questa morale? Perché è questo che sarai costretta a fare, se vorrai rimanere una scientologista in buone condizioni.
 

Hubbard e Scientology sostengono che la loro filosofia applicata è scevra da qualsiasi tipo di superstizione, o da necessità di fede. Sostengono che si tratta di scienza pura. Ma ad un certo punto Hubbard racconta di aver viaggiato per la galassia, di aver scoperto pianeti sconosciuti. Hubbard sostiene che la vera origine delle nostre tribolazioni attuali deriva da quanto un feroce governatore galattico di nome Xenu ha inflitto all’umanità 75 milioni di anni fa. E le anime tormentate di quelle persone massacrate vivono in noi, influiscono sul nostro comportamento e solo liberandoci dalla loro influenza saremo esseri davvero liberi, saremo come Dio. Spiriti puri, perfetti e infallibili, capaci di essere causa sul MEST, di modificarlo, di esteriorizzarci. Di saltare da un corpo all’altro a nostro piacimento. E Hubbard sostiene che tutto questo è SCIENZA, e la fede non è necessaria, lasciamola ai bigotti. Hubbard sostiene che tutte le sue affermazioni sono DATI DI FATTO. Per raggiungere questo stato di Thetan Operante dobbiamo esorcizzare migliaia di anime tribolate che albergano in noi, e lui stesso ci insegna come operare gli esorcismi, non prima di aver accuratamente verificato la nostra assoluta lealtà, conformità e obbedienza a lui, ai suoi insegnamenti, alla sua organizzazione e ai suoi vertici. In questo consiste la famosa "eligibility" per i livelli OT. Come puoi dedurre tu stessa, il "pensa con la tua testa" iniziale è diventato un "obbedisci ciecamente o sei fuori", "credi ciecamente e acriticamente a tutto quello che ti dico o sei fuori". A questo servono le decine e decine di costosissimi corsi che compongono il "Ponte" verso la "libertà totale". Un addestramento all’obbedienza cieca e acritica.

Hubbard sostiene che chi entra in contatto con i materiali OT, il "Muro del Fuoco" in particolare, senza essere "spiritualmente pronto" rischia di morire. Lui stesso «stava per morire», ma è stato il primo della storia ad aver vittoriosamente "attraversato" il "Muro" e grazie alla sua "magnanimità", al suo "coraggio" e "abnegazione" ora noi poveri mortali possiamo elevarci a livello divino, cioè divenire "Thetan Operanti". Ancora una volta Hubbard ha mentito. Migliaia di persone conoscono il contenuto dei livelli "OT" e sono vive e vegete, quei materiali sono in circolazione fin dai primi anni ’70. E anche tu, se mi hai letto fino a qui, ne sei ora a conoscenza. La storia di Xenu è parte integrante di OT3. Davvero sei convinta che se avessi conosciuto la storia di Xenu saresti entrata in Scientology?

Vedi, io credo che tenere nascoste le proprie pratiche e credenze fondamentali, come appunto gli esorcismi nei confronti dei "body thetans" (le anime tribolate che secondo Hubbard causano le aberrazioni dei "Clear" di Dianetics) e la convinzione che questo Xenu abbia commesso indicibili atrocità sia un inganno. Tutti devono sapere qual è la credenza VERA del gruppo in cui stanno entrando, altrimenti non si può parlare di libera scelta, il "pensa con la tua testa" diventa solo uno slogan privo di significato. Sei d'accordo? Ma Scientology inganna i suoi seguaci, e non parla delle sue vere credenze. Al contrario parla di terapie mentali, di programmi disintossicanti, di corsi di comunicazionee di scienza, e su queste affermazioni attira persone in difficoltà. Scientology mente. Perché?

Io, a differenza forse delle persone che hai intorno e che ti vogliono bene, non ti dico di uscire da Scientology. Non te lo dico perché ora so come ci stai bene, e quanto bene ti sta sinceramente facendo. Io ti chiedo unicamente, dal profondo del cuore, di non permettere mai a NESSUNO di decidere al posto tuo che cosa è bene o male per te. Ti chiedo di non smettere mai di fare domande, di non smettere mai di dar voce ai tuoi dubbi, di non "sospendere" mai "il giudizio" come ti dicono di fare. E solo nel momento in cui non ti permetteranno di fare questo, cioè di non essere te stessa, di "pensare con la tua testa" mi sentirei di dirti «vieni via». Non hai bisogno di gente come questa. Tu puoi fare molto di più senza le stupidaggini di Hubbard. Il mondo è bellissimo, fuori da Scientology. Qui fuori si respira aria pura, e sono più i giorni di sole di quelli di tempesta. Ma anche la tempesta e il dolore fanno parte della vita.

Fiore

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