Site hosted by Angelfire.com: Build your free website today!

La festa
by Mauro

Parte prima:il tormento di Carlo

Eravamo certi che Carlo soffrisse il solletico.Lo sapevamo perchè la sua ragazza,Marta,usava farglielo spesso per divertimento su un fianco...e lui subito si dimenava e scappava come un pazzo.Anzi,dal mio punto di vista,era la persona che lo soffriva di più fra quelli che conoscevo.Non fu difficile perciò durante la festa,dopo che perse a un gioco inventato li' per li',trovargli una penitenza adatta:fu Marta stessa a suggerircelo.Carlo subito ci anticipò "No..no..fate quello che volete ma non quello...lo soffro troppo dai!Sarebbe più di una penitenza...faccio qualunque cosa volete ma non QUELLO!".Tutti noi ci guardammo complici:non era di certo nella situazione di dare ordini.Era in trappola.Con il suo fisico minuto non fu difficile per noi maschi immobilizzarlo e trascinarlo sul letto,ma come si dimenava!!Continuava ad urlare frasi tipo "Ma che cazzo fate!!Lo scherzo è bello quando dura poco...ho detto basta!Smettetela o me ne vado!!"...non sapeva che ormai era in pugno,eheh,poveretto!Mentre gli altri lo tenevano fermo e le ragazze si sbellicavano dalle risate,io andai a rimediare delle corde per immobilizzarlo...e ovviamente non fu difficile trovarle nel "garage" dove si svolgeva la festa.Poi con tutta la mia "arte" gli legai i polsi e le caviglie ai bordi del letto.Era perduto.Cominciava a preoccuparsi seriamente anche se già da un pezzo aveva smesso di dimenarsi come un'anguilla:sapeva che ormai era inutile.Appena fu immobile diedi inizio ai divertimenti "Ragazze,iniziate voi!E' tutto vostro per ora!".Intravidi la sua faccia di terrore quando Marta e le sue amiche sghignazzanti si avvicinarono a lui,e sentii le sue suppliche "Vi prego no!!Farò qualsiasi cosa volete!!"All'inizio le ragazze erano un pò titubanti,ma non appena Marta sbottonò la camicia a Carlo,tutte si fiondarono sul povero corpo:fianchi,pancia,ascelle contemporaneamente come pazze.E' impossibile descrivere le urla che uscirono dal poveretto:strillava e si dimenava quel che poteva così legato,la faccia gli diventò subito paonazza e sembrava mancargli il respiro.Preoccupato della sua incolumità dopo 5 minuti consigliai loro di smettere per un pò.Carlo ne approfittò per prendere respiro,ma non disse nulla:era scioccato.Dai suoi occhi però trasparivano suppliche.A questo punto toccava a me e ai miei amici.Mi sedetti sul letto e gli chiesi "Dove soffri il solletico?".Tacque."Sicuro di non volermelo dire?Devo proprio scoprirlo da solo??"...silenzio...Lo presi come un si.Così mi avvicinai ai suoi piedi,per sua disgrazia.Mi sedetti sulle sue gambe,fronteggiando i piedi ancora con le scarpe.Gliele levai lentamente...e percepii un tremore sulle sue gambe,quasi un riflesso incondizionato.Aveva paura,si sentiva.E questo non fece altro che incoraggiarmi a sfiorargli un piede ancora col calzino bianco."NO!!" disse.Un no secco mentre spostava il piede quanto lontano le corde gli permettessero.Era quello che volevo.Era la sua fine.Chiamai i miei amici e cominciammo a solleticargli i soffici piedini ancora con i calzini.Cominciò a ridere con una risata grassa e profonda mentre cercava di divincolarsi."AHAHAHAHAHANOOOOOIPIEDINOHOHOHEHEHAHAHAHAAHAAAHAHAHUHUHUH!!!!!"Ci stavamo proprio divertendo ma volevamo di più,così dopo dieci minuti di tortura ci fermammo e,incuranti delle sue suppliche gli levammo i calzini.Rimasi per un attimo ad osservare i suoi piedini indifesi.Poi gli legammo gli alluci per farlo stare proprio il più fermo possibile.Allora fu delirio:a turno tutti passarono a tormentare le sue povere suole nude,fino a renderlo in lacrime."AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHBASTAAAAAAAAAHAHAHAHAHAHNOOOOOOODAIIIIIIHIHIHIHIHNOHOHOHOHOHOH!!!!"...si dimenava come un pazzo e fummo costretti a salirgli sopra per farlo calmare e lasciare i suoi piedi più confortevolmente alle cure degli altri,che tormentavano senza pietà le suole.Senza accorgercene era passata un'ora.Poverino,per lui deve essere stata un eternità.Era li disteso ansimante,in lacrime,sudato.Ci disse "Ragazzi,PERFAVORE!Non vi sembra che abbiate esagerato cazzo!!SLEGATEMIII!!Marta digli qualcosa cazzzooo!".Ma Marta era quella che sembrava divertirsi di più,oltre a me ovviamente eheheeh...Così decidetti che avremmo completato l'opera e forse dopo l'avremmo lasciato:ma doveva esserci il gran finale prima.Così lo bendammo,ignorando le sue imprecazioni,e a bassa voce organizzammo l'azione:ci dividemmo in modo che ogniuno si occupasse di una zona del corpo.Era circondato.Al mio tre tutti partimmo sincronizzati.Fu un delirio.Carlo riuscì solo ad urlare tormentato all'impovviso su tutto il corpo da tutte quelle dita contemporaneamente.Erano urla miste ad una strana risata...una risata possente, isterica..."AAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRGHHHHHAHAHAHAHAHAHAHHRAHAHAHAHAHHAHAH!!!!!!!!!!!!".Si dimenava come un pesce fuor d'acqua ma non poteva andare lontano.Poverino.Mi faceva quasi pena...lo soffriva veramente troppo...!Così dopo un pò decidemmo che era abbastanza e ci fermammo.Mancava una sola cosa:il ricordo dell'esperienza.Così mi assentai un attimo per andare una prendere una penna.Dissi ai miei amici "Ragazzi,che ne dite di mettere le nostre belle firme su quei così bei piedini?".Carlo era perplesso:ormai era distrutto e non faceva più caso a cosa progettavamo.Tutti accettarono volentieri,e così fra le sue risate ognuno fece la sua firma sui punti più sensibili delle piante tormentate.Le ragazze fecero delle foto,delle quali sicuramente avremmo riso in seguito.Non credo che Carlo fosse molto daccordo...ma di certo ormai non ci importava cosa voleva lui.Marta provvedette a slegarlo e lui non ebbe neanche la forza di alzarsi:si rimise con calma la camicia e le scarpe e stette li seduto mormorando frasi tipo "Che stronzi che siete...ehehe...".Sembrava averla presa bene,sorrideva...o forse lo faceva apposta per non darci soddisfazione.
Poi mi guardò e mi disse ridendo "Questa me la paghi bastardo!".Era detto con tono scherzoso,non la presi come una minaccia...e comunque di certo non avevo paura di lui.Marta però sembrò prenderlo sul serio e vidi il suo volto illuminarsi.Poi si avvicino' dicendo "Chissà se TU lo soffri il solletico...eheh non ho mai provato a fartelo!",così mi sfiorò i fianchi.Lo soffrivo.Cazzo se lo soffrivo!Non riuscii a trattenere una risatina...ma intuivo che sarebbe stato il mio più grande errore:era quello che voleva lei.Lanciò un'occhiata complice agli altri,Carlo su tutti,e sembrarono capire al volo cosa aveva in mente.Deglutii ansiosamente...

Parte seconda:Atroce vendetta!

Dallo sguardo che avevano capii che ero tremendamente in pericolo.In trappola.Chi la fa l'aspetti .Ma,conscio di quello che mi sarebbe aspettato,non sono certo stato lì fermo come un coglione.Così cominciai a correre verso l'uscita,la salvezza.Subito tutti mi seguirono:mi avrebbero preso senza alcuno sforzo.Allora cercai un nascondiglio immediato,non avevo più tempo:in un lampo di genio guardai il piccolo passaggio di Red.Red è il mio cane,e per evitare ogni volta di farlo entrare dalla porta mio nonno aveva fatto una specie d'apertura bassa e stretta nel muro per farlo entrare e uscire quando voleva,coperta solo da una tavoletta fissata ad un perno,che poteva andare avanti e indietro per lasciarlo passare.Nessuno credo avesse fatto caso a quel passaggio perciò li avrei colti di sorpresa fuggendo da lì.Intravidi uno spiraglio di salvezza.Così,inseguito da quei sadici dei miei amici,mi tuffai nel passaggio e mi feci avanti per uscire.O almeno ci provai.La testa era uscita,le braccia anche,ma il resto del corpo non veniva proprio via.Fui preso subito dal panico:cazzo ero incastrato!Tutto il mio divincolarmi fu inutile,mi sentii un coglione,avrei dovuto intuirlo che il passaggio poteva andar bene per Red ma non certo per me...Non sapendo cosa fare rimasi immobile e ascoltai cosa accadeva dentro.Prima di tutto sentii delle risate e frasi del tipo "Bravo scemo!!AHAhAHAH!Si è messo in trappola da solo ahahahah".Ero perso cazzo.Avevano a disposizione tutto il mio corpo la dentro,e io stavo come uno scemo a guardare fuori.Era facile intuire cosa avrebbero fatto.Cominciai a scalciare,visto che non sapevo più che fare,ma questo non fece altro che renderli ancora più ilari "Guardalo il povero coniglietto come si dimena ahahah!".Avevo paura.Mi rimaneva soltanto una chance:fargli pietà. "Cazzo ragazzi,sono incastrato!!Aiutatemi,mi fa male...SOFFOCO!!"....ero veramente assurdo visto che era impossibile che soffocassi avendo la testa all'aria aperta.Ma in qualche modo dovevo convincerli ad aiutarmi.Come immaginavo,tutto questo non fece altro che incoraggiarli,ero a loro completa disposizione ora,ero a completa disposizione di quel gruppo di sadici,di Marta,e soprattutto di Carlo.A questo punto mi rassegnai e aspettai una loro mossa.Carlo non vedeva l'ora di vendicarsi,perciò mi aspettavo qualcosa da lui soprattutto.Subito sentii qualcuno siedersi sulla mia schiena e cominciare a torturarmi ascelle e fianchi espostissimi.Tremai e non riuscii a trattenermi dall'eruttare in una profonda risata "AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHHAAWEEHEHEEHEHENOOOOOOOOHOHOHOFERMOOOOOOOOHOHOOOO!!!".Ero sicuro fosse Carlo,ma ne ebbi la conferma quando,durante la tortura mi disse "Ahahah,soffri eh??Ti farò morire".E non aveva torto.Mi sembrò di morire durante il suo tormento che sembrò non finire mai.L'unica cosa che potevo fare era battere i pugni a terra e ridere come uno scemo isterico,implorando pietà.Appena smise iniziai le trattative "Senti Carlo,ti prego,smettila!Ti prometto che non ti farò mai più nulla...scusa per prima dai...era una penitenza!!TI PREGO NON CE LA FACCIO!!".Ma non ottenni risposta.L'unica cosa che sentii erano le corde che mi stavano legando le caviglie mentre scalciavo invano per liberarmi.No i piedi no:non avrei resistito molto.Qualcuno mi stava levando scarpe e calzini,ma l'unica cosa che sentivo erano delle risatine sadiche.Avevo un'ansia tremenda di quello che sarebbe accaduto.E non dovetti attendere molto:cominciarono a solleticarmi con vigore le suole dei miei poveri piedi ben esposti visto che ero a pancia in sotto.Non ce la facevo a resistere "AAHAIAHAUAAIAAIIAAAAAAAAAAAHHHHHAHAHAHAHAHAHAHNOOOOOOOOOAAHAHHAHAHAHAHHAAHVIPREGOOOOOOOOOOOHOAHOAOHAHOAHOAHAHAIAHAHIIHHIHIHIAHAHAHAHAHAHAAHHAAHAAH".Pensai di soffocare,la sofferenza era troppa e la mia faccia era ormai paonazza e contorta in una smorfia.Non smettevano,volevano proprio uccidermi.Sentii presto le unghie di Marta tormentarmi la sensibilissima zona sotto le dita,e diventai isterico "AAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRGHHHHHHHHAGAHAGAHAAHAAHAHAHNOOOOOOOHOOOHOHOHO!!!".Come si divertivano!Finalmente smisero:era passata una buona mezz'ora e non avevo più forze.Evidentemente si erano annoiati e sentii alcuni proporre di tirarmi fuori:ma come immaginavo non tutti erano daccordo.Li sentii confabulare qualcosa,ma non riuscii a capire bene.Dopo un pò sentii qualcosa di morbido e fluido sui piedi:stavano spalmando qualcosa.Feci mente locale:è miele cazzo!!Questa era un'idea di Marta,solo lei era poteva essere così sadica.Urlai "Ma che cazzo fate!!Che roba è??" "Non preoccuparti,non è per te caro:Red ne va ghiotto..." sentii rispondermi.Questo no...non possono arrivare a tanto!!Mi sbagliavo visto che in poco tempo sentii il caldo alito di Red che evidentemente ansimava sui miei poveri piedini,lì, indiesi,legati,pieni di miele,allettanti insomma.Ero nel più totale panico,anche perkè ero veramente immobile dopo che quasi tutti mi erano saliti sopra le gambe e sulla schiena.Mi sembrava un brutto incubo,il peggiore che avessi mai fatto.Ma la sensazione della lingua viscida di Red sul piede destro mi risvegliò dai pensieri,facendomi provare una sensazione terribile.Le leccate aumentarono in velocità e intensità in poco tempo e io crollai in una marea di risate isteriche "NOOOOOOOOOOOOOOOOOHOHOOOHOHOHOHREEDDDDDDDDEHEHEHEHEHEHEHHEEHSONOIOOOOOOBASTAAAAAAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!".Non ce la facevo proprio,lacrimavo fra le contrazioni che facevo cercando invano di spostarmi.La lingua fu inesorabile,fu pura tortura,e non credo che Carlo prima avesse provato la stessa sensazione.Sembrò non finire mai.Ma il miele fortunatamente finì,e Red diede freno alla sua golosità.Ero salvo.Respiravo affannosamente per riprendere fiato,ascoltando i miei torturatori che se la ridevano alla grande.Ne avevano abbastanza.Così vennero a liberarmi.Uscì Carlo,e mi guardò in faccia compiaciuto "Ahah soddisfatto?Ti è bastato?","Si dai...si,si...liberami però!!" "Ok dai,ragazzi venite ad aiutarmi!".Con il loro aiuto non fu difficile uscire da quella dannata "trappola",ero esausto però.Quando rientrai in casa tutti mi fecero un applauso ridendo come scemi:non sapevo che fossero così bastardi,sembrava si fossero divertiti tantissimo.E non sembrava bastargli:ormai erano in "extasi da solletico" e non volevano più smettere.Io bramavo vendetta.Ci serviva soltanto un'altra vittima.Suonò il citofono:chi poteva essere?Andai a rispondere."We,sono Paolo,fammi entrare!".Era Paolo:Paolo è mio cuginetto più piccolo e solo allora mi ricordai che gli avevo detto che se voleva poteva passare alla festa.In un secondo entrò:tutti si voltarono verso il poveretto."Ciao a tutti!" disse con la sua giovanile disinvoltura."Benvenuto!" disse Dario,uno dei miei amici con uno sguardo che sfiorava la perfidia."Sei la persona giusta al momento giusto eheh" gli dissi sogghignando...