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punk heart-core (and much more!)
ciao!
ecco il nuovo sito di rat in the wall/all against one. sinceramente
preferiamo la carta frusciante al gelido media digitale, anche se alla
fine è stato divertente disegnare e scrivere queste poche righe, quasi come
produrre una fanza. non siamo un granché come “web designers” (si dice così?),
ma quello che conta, come al solito, è la possibilità di esprimersi…
le fanze:
“mia
figlia sta cominciando a parlare con un amico immaginario. gli esperti dicono
che sia un importante segno di sviluppo cognitivo. ma se quell’amico fosse
intruppato in una gang immaginaria?”
mark leyner, impronte di denti su un hot dog
due
parole per quelli che non ci conoscono… cioè praticamente per tutti!
innanzitutto cos’è all against one, e cos’è rat in the wall… tanti nomi (e un
po’ altisonanti) per indicare una minuscola iniziativa che è nata qui in valle
(d’aosta) quasi cinque anni fa, inizialmente con la “fanzine” crome e poi con
un pugno di altre produzioni, tutte cartacee, tutte più o meno imperniate sulla
pubblicazione di racconti, poesie, immagini, persino un romanzo! nel corso del
tempo, poi, ci siamo impegnati anche nel campo della mail art, scotch-art e un
sacco di altre cose che finiscono per art (pur odiando il concetto classico di
“arte”)… per quanto riguarda più specificamente all against one, si tratta in
sostanza di una one-man label, nel senso che la faccio andare avanti io
(francesco) con l’aiuto di amici che mi si affiancano a seconda dei vari
progetti. qui sotto potete leggere qualcosa su quello che abbiamo fatto in
questi anni, e, come si usa dire, sui nostri progetti per il futuro…
queste sono le copertine dei due numeri finora pubblicati di crome. la prima è nata da un’idea di un caro amico che ha preferito non essere nominato in questa sede, da me rielaborata. qualcuno ha criticato i caratteri che ho scelto per il titolo, dicendo che la o ricorda una croce celtica (in realtà si trattava di caratteri presi dalla copertina di un disco di donald fagen!?!). pettegolezzi a parte, questa è sicuramente una delle nostre produzioni a cui sono più affezionato (se ve ne può fregare qualcosa…). innanzitutto è il risultato di un lavoro di squadra davvero notevole, visto il terribile isolamento culturale in cui versava la nostra città a quei tempi (si parla del lontano 1996). non che ora le cose siano cambiate molto…. sia i testi sia le immagini pubblicate sono a tutt’oggi tra le cose più convincenti che mi è capitato di “produrre”. fondamentalmente crome era uno spazio aperto a cui tutti potevano partecipare, con qualsiasi idea (da qui la sua natura composita e sospesa tra immagine, narrativa e poesia). fu distribuito in un numero davvero imponente di copie (forse addirittura un migliaio), quindi questa potrebbe essere una delle poche produzioni a.a.o. che conoscete anche voi! mentre la copertina del numero uno faceva riferimento a un’estetica “inizio secolo”, la grafica del secondo numero è decisamente più “sixties” e psichedelica, con il codice a barre rivisitato e distorto da stefano marcoz (alias richard chase), che ha curato anche la maggior parte del lavoro editoriale di crome 2. sinceramente non amo moltissimo questo numero, sia per quanto riguarda la grafica sia per i contenuti un pochino meno sentiti (almeno da parte mia). anche crome 2 fu distribuito in quantità massicce (specialmente al rumblefish festival del ’98), perciò può darsi che vi sia capitato sotto gli occhi.
ed ecco le copertine dei due numeri di
rat in the wall pubblicati. questo era il mio progetto personale, e quindi già
più vicino al concetto di fanza “emo” rispetto a crome. tuttavia ciò non
significa che abbia portato avanti ritw “in perfetta solitudine”. rispetto a
crome, in cui ognuno contribuiva in maniera autonoma, senza molto confronto con
gli altri, anzi, ritw fu un’occasione per sviluppare una collaborazione più
stretta con alcuni amici. la copertina del primo numero è stata disegnata da
davide “dax” pagani, ed è una rielaborazione di un fumetto di moebius e
jodorowsky. il tema di questo numero era l’ossessione religiosa, vista nelle
sue forme più estreme e morbose. tra i contenuti, il delirante proclama della
chiesa del topo nel muro (watch more tv!), church of the final apocalypse
(david tibet & douglas pierce), un racconto di hogami kendo dal
significativo titolo di “comunione”, alcune poesie del misterioso personaggio di cui sopra, più
un’interessante chiacchierata sul senso distorto di religione, il concetto di
isolamento culturale e altre amenità, collages di sarah jaku (che ha pubblicato
alcune dei suoi lavori anche su crome) e uno scotch-racconto sulla scotch-art
di richard chase. per quanto riguarda il secondo numero, invece, se c’è una cosa
che posso salvare, è proprio la copertina! colorata a mano (in più di trenta
copie!!!) dalla nostra sty (che appare anche nelle foto insieme all'amico misterioso e
me), richiamava volutamente (e in modo abbastanza ovvio) warhol e i suoi 15
minuti di notorietà. il concetto di successo e l’illusione di eterna giovinezza
che sembrano essere la vera ossessione degli anni ’90 dovevano essere al centro
di questo numero, ma le mie vicende personali mi spinsero a imperniare quasi
tutto questo ritw su un lungo racconto che trattava del dolore del distacco e
sulla promessa tradita di un paradiso perduto. allegria! comunque vale la pena
di averlo, se non altro per la copertina…
Questi sono i due “libretti” di hogami
kendo, (o kendo hogami, detto all’occidentale), cioè il sottoscritto,
pubblicati sinora. santa soledad è una raccolta di sette racconti molto vari, e
, in generale, assai meno “pesanti” e concettuosi di quelli apparsi su ritw. si
va dallo stile “banana” (nel senso della yoshimoto, non del frutto) della prima
novella, al cyberpunk (tappa obbligata per qualsiasi scrittore degli anni
’90!), allo splatter più puro. nel complesso, una buona esemplificazione dei
vari stili letterari in auge nel decennio appena trascorso, senza contenuti
troppo impegnati (l’unica eccezione, forse, è “nina”, che anticipava in maniera
abbastanza inquietante - e assolutamente inconsapevole - gli eventi che hanno
portato alla caduta del governo iugoslavo di milosevic). nonostante i molti
difetti, una lettura piacevole. da notare soprattutto i collages originali
realizzati da sarah jaku per i frontespizi di alcuni dei racconti. 31/12/89 è
invece un tentativo ostico e piuttosto spigoloso di tracciare un ritratto non
convenzionale (lontano dai vari brizzi o culicchia, per intenderci) della
solita generazione x. in complesso un fallimento, ma il racconto che
costituisce il primo capitolo (“primavera”) è una delle cose migliori che abbia
mai scritto (il che non vuol dire che sia bello!). un’ultima nota di colore: la
foto di copertina di 31/12/89 è stata scattata nel 1976 davanti al one hundred
club di londra, uno dei luoghi di culto del punk ’77. la ragazza vestita di
nero è siouxsie, futura leader dei banshees. nell’immagine ridotta non si può
vedere, ma siouxsie porta al braccio destro una fascia con una svastica
(simbolo tipicamente usato dai punk dell’epoca per “épater les bourgeois”).
sembra strano, ma dopo quasi trent’anni qualcuno ha avuto ancora il coraggio di
scandalizzarsi perché avevo messo una “naziskin” sulla copertina di un mio
libro!
come cantavano tanto tempo fa i timbuk3 (qualcuno si ricorda di loro?) il futuro è così luminoso che dobbiamo metterci gli occhiali da sole! dopo quasi due anni di inattività, all against one e crome tornano alla ribalta con il nuovo (e ultimo) numero della ‘zine che ha rivoluzionato il modo di scrivere negli anni ’90, e una nuova produzione, questa volta in campo musicale (la prima per la nostra etichetta). come vedete, la grafica di crome è completamente rinnovata: il ventesimo secolo è finito e anche noi ci adeguiamo al tanto inflazionato y2k con un look “mangoso” e una serie di nuovi racconti tutti da leggere. la k7 dei trade, “madoka loves me”, invece, ci ripropone il sound elettronico della nostra infanzia, quelle allegre musichette che esalavano dal nostro c-64, o dallo zx spectrum del fratellino maggiore. ma la cosa migliore è che verrà inviata in omaggio a tutti quelli che ci richiederanno crome 3 via posta o e-mail (fino a esaurimento scorte). affrettatevi dunque: basta inviarci un paio di millini (non milioni, ma se vi fa piacere… [acc.! mi han fatto notare che le lire non sono più in corso e che devo guardare avanti, quindi niente millini ma busta affrancata]) in busta chiusa per le spese postali, e un pezzettino di storia sarà vostro… uhm, scusate, mi sono lasciato trascinare dalla febbre dell’imbonitore. comunque, il concetto rimane lo stesso: crome 3 sarà probabilmente l’ultimo numero di questa fanza (anche perché ormai i redattori sono sparsi ai quattro angoli della terra, e non scherzo: qualcuno sta in finlandia, qualcun altro in germania, altri più modestamente a torino, qui ad aosta ci sono rimasto solo io!), e verrà distribuito solo per posta, quindi se siete interessati scriveteci all’indirizzo di all against one (vedi sotto) e vi invieremo la fanza (più eventuali arretrati, se li richiederete), e in regalo lo strano mix tra musica sperimentale ed elettronica dei trade.
stay tuned for videocrome: the stuff-zine of the new generation. appearing from 2004. ecco qualche sito interessante di altre
‘zine italiane e di amicici nostri: www.angelfire.com/va/shove:
shove è la fanza definitiva per quello che riguarda la scena
punk/garage/hardcore italiana. Il sito non è particolarmente interessante (anche
se è sempre molto meglio di questo!) ma vale la pena di visitarlo per
iscriversi alla shove newsletter e per leggere alcuni brani tratti dalla
(purtroppo) ormai defunta ‘zine cartacea di shove. http://utenti.tripod.it/abastor:
questo è il sito di una delle ‘zine più incredibili del panorama italiano. sia
la fanza che il sito sono interessantissimi e curatissimi, pieni di notizie
letteralmente fuori di testa (dagli sceneggiati televisivi degli anni ’70 ai
rapimenti alieni, dalla discografia completa di amanda lear ai film di roger
corman e ed wood!). se visitate questo sito non tralasciate di iscrivervi alla
mailing list di abastor; se cercate notizie ilari e istruttive al tempo stesso
non resterete delusi. tre siti in cui sono stati pubblicati alcuni racconti del
sommo scrittore hogami kendo… ehm, scusate, un po’ di autopromozione… a parte
gli scherzi, il primo sito è particolarmente ben curato e pubblica i vostri
racconti, se proprio ci tenete. Ouroboros è invece consigliato per tutti gli appassionati di fantascienza, fantasy e cyberpunk. http://www.chupacapra.com:
sito ufficiale della band di reggio emilia guidata da silvio stefanini dei raw power. organizzatissimo e con animazioni e grafica da urlo. ma se li fate tutti così belli 'sti siti noi che kz di figura ci facciamo? http://www.geocities.com/lele_smartz
:
interessante! ha una grafica da "fanzine di carta vera" in b/n molto azzeccata e parla di tutto ciò che riguarda la scena diy e hardcore italiana. e così questa è tutta la storia... per ora. se volete
scriverci, il nostro indirizzo e-mail è: quello snail-mail è: p.o. box 666, los angeles, california (questo indirizzo è valido anche per ordinare crome o
tutte le altre nostre produzioni) closing
time, kiddo, see you soon! cartolina serie
“1000 lire scritte”, mail art project, richard chase, 1998FRIENDS
THE STORY... SO FAR