SOVRANO MILITARE OSPEDALIERO
ORDINE DI MALTA
DELEGAZIONE GRAN PRIORALE
DI GENOVA
NOTIZIARIO
Il 16 aprile 1999 sono stati inaugurati i restaurati Oratorio di S. Giovanni e
Chiesa inferiore di S. Ugo della Commenda di San Giovanni di Pre' a Genova
Da sinistra: il Delegato Granpriorale SMOM Giovanni Della Croce dei Conti di Dojola,
Il Presidente della Regione Liguria Giancarlo Mori, la Soprintendente Liliana Pittarello,
Il Vescovo Vicario di Genova Monsignor Tanasini, il Direttore dei lavori Giorgio Rossini
INTERVENTO DEL DELEGATO GRANPRIORALE DEL SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA
Oggi siamo riuniti qui per inaugurare il restauro del monumento più significativo per il nostro Ordine a Genova in coincidenza con il nono centenario della nostra fondazione. Il ringraziamento doveroso alla Sovrintendenza va esteso a tutti coloro che hanno collaborato per portare a termine questa opera di restauro perché non si poteva fare migliore regalo alla città di Genova ed al nostro Ordine.
Credo che raramente si vedano restauri così accurati evidentemente eseguiti da persone che a un certo punto sono state trascinate dall'entusiasmo e dal l'amore per questo grandioso monumento, permettetemi di pensare, anche sotto la protezione del nostro Santo Ugo che in questa Commenda ha per quarant'anni lavato, curato e accudito i signori ammalati ed i pellegrini di passaggio.
Come loro sanno l'Ordine di Malta ha avuto una storia illustre ed è sopravvissuto a tante persecuzioni grazie alla fedeltà dei suoi membri ai principi di carità cristiana dalla fondazione ai giorni nostri.
Il nostro Ordine ha per scopo istituzionale la difesa della fede cristiane e l'assistenza ai malati e ai bisognosi, ma non è insensibile ai fatti, culturali e storici specialmente a quelli che lo riguardano da vicino, ragione per cui siamo stati particolarmente lieti di poter dare anche la collaborazione in questa colossale opera di restauro. Questa collaborazione si è realizzata in due fasi: prima fase nell' Oratorio di S. Giovanni con la complessa operazione amministrativa e tecnica per la abolizione degli antiestetici e non originari pilastroni che incorporavano le colonne, abolizione resa possibile con l'alleggerimento del peso soprastante costituito da una parte di edificio posticcio non appartenente alla Commenda, che si è dovuto prima acquistare per poterlo in seguito demolire.
Ciò ha comportato naturalmente un grosso esborso di denaro al quale si è provveduto con la collaborazione del Comitato Pro Commenda di S. Giovanni di Pre' presieduto dalla Sig.ra Orietta Ciurlo che ha organizzato, per raccogliere fondi, diverse manifestazioni benefiche con le offerte di nostri amici americani che fanno parte dell' Associazione dei Liguri nel Mondo e con il munifico concorso dell ' Istituto Bancario San Paolo di Torino.
La seconda fase, che è ancora in corso oggi, consiste nel restauro degli ultimi ambienti a piano terra nel lato est, e nell'allestimento di una mensa a basso costo a disposizione dei pellegrini nell'anno del Giubileo. Questo gravoso impegno viene svolto con finanziamento della Presidenza del Consiglio per il Giubileo del duemila e viene diretto in ogni sua parte dal nostro Confratello Marchese Gian Giacomo Chiavari.
Non posso dimenticare a questo proposito il mio predecessore Marchese Alfeo Clavarino che con grande entusiasmo ha gettato le basi per questa seconda fase anch'essa assai complessa.
Il mio pensiero in questo momento va a Monsignor Carlo Mazzarello, Cappellano del nostro Ordine, che fra pochi giorni festeggerà il settantesimo anniversario del suo sacerdozio in buona parte passato qui come Parroco di San Giovanni di Pré, e che tanto ha desiderato il restauro e la riconsacrazione della Chiesa inferiore dedicata a S. Ugo.
Prima di chiudere questo breve intervento vorrei fare un auspicio: che si possa presto trovare una utilizzazione a tutto il complesso della Commenda nel rispetto dell' importanza dell'edificio e per il vantaggio della nostra città, senza dimenticarne le origini nel lontanissimo anno 1180 ad opera dell' Ordine al quale mi onoro di appartenere: per molto tempo l'attività caritativa ha pulsato in mezzo a queste mura di solide e ben squadrate pietre per accogliere, rifocillare, far riposare e, quando occorreva, curare i Pellegrini ed i Crociati che a frotte passavano da Genova in un flusso continuo per e dalla Terra Santa e che dai loro giacigli, se ammalati potevano assistere alle cerimonie religiose che si svolgevano nell'allora contigua Chiesa inferiore di S. Ugo, oggi opportunamente separata solo da una grandiosa vetrata.
Dopo seicento anni di attività, a seguito del cataclisma politico originato dalla Rivoluzione Francese, l'Ordine perse la sovranità territoriale: approfittando del fatto che la Regola dell' Ordine vietava ai Cavalieri di prende re le armi contro i Cristiani, Napoleone conquistò l' isola di Malta senza colpo ferire ed i Cavalieri che, fedeli alla loro Regola, in seicento anni, pur rappresentando una potenza militare non trascurabile, non parteciparono ad alcuna delle infinite guerre tra stati cristiani in Europa ed in Italia, dovettero lasciare l'isola abbandonando tutti i loro averi. Il Gran Maestro ottenne soltanto prima di partire di portare seco la sacra immagine della Vergine di Filermo, priva però della sua preziosa cornice.
Nel frattempo anche a Genova la Commenda di San Giovanni di Pre' fu espropriata dal Governo repubblicano senza risarcimento.
Senza interruzione l'Ordine ha comunque continuato, anche se con minori mezzi, in altre sedi, la sua opera istituzionale di difesa della fede ed assistenza ai malati ed ai bisognosi: non fa eccezione Genova dove l' Ordine attualmente gestisce un ambulatorio a beneficio del centro storico e sarebbe disponibile a trasferire qui la parte, direi, meno ingombrante della, sua attività come la sua biblioteca storica per creare in locali più adatti un centro di studi melitensi e di storia medioevale genovese ove far confluire anche gli archivi storici, oggi di difficile consultazione, appartenenti ancora ad antiche famiglie genovesi.
Ma se non si dovesse o potesse trovare uno spazio per l'Ordine di Malta e le sue attività culturali, io auspico che si possa trovare un'altra utilizzazione decorosa per questo complesso della Commenda, in tutti i modi auspico che non si lasci vuoto questo edificio che merita di continuare la sua vita attiva in favore della città.
L'interesse per i restauri della antica sede
dei Cavalieri di S. Giovanni alla Commenda di Pré
è vivo anche presso
le Comunità Italiane in U.S.A.,
dove la Delegazione SMOM di Genova è conosciuta ed amata:
Da una pagina del quotidiano californiano di Sun Valley,"L' Italo-Americano" edizione del 6/5/1999
Marzo 1999. Il Comm. Edward Galletti di S. Francisco, Grande Ufficiale al
Merito Melitense (a destra) , ricevuto dal Delegato Granpriorale nella sede
della Delegazione in Vico a Sinistra di S. Pancrazio a Genova