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Il buio

Le chiavi della saggezza e della felicità si trovano sul fondo del pozzo della sofferenza.

Ancora

12 giugno 1997
Un'altra goccia di sangue
cade sul dipinto delle mie speranze,
un altro errore
che non permette perdono.
E' ancora troppo buio,
attendo ancora l'alba,
forse è già giorno,
forse sono cieco
e non lo saprò mai.

Sospeso

16 giugno 1996
Perso...
Mi sono perso
nell'infinita immagine del mondo...
nel nulla...
dove sono io?
Il tempo non scorre più,
la notte non si fa giorno,
perché?
Sospeso sul mondo, nulla si muove,
ho paura di guardare in alto,
non voglio scendere...
La sofferenza è una via necessaria per raggiungere gioie sempre più grandi.


Lacrime

10 gennaio 1997
Lacrime cadono giù sulla terra... secca,
le lacrime per un fiore eterno... morto.
Gocce di rugiada sull'erba assetata,
la sofferenza come pioggia ti disseterà,
mio Fiore dell'Amore,
ti donerà la forza di crescere ancora,
o regalerai la tua linfa ad un seme ancora cieco,
perché cresca un nuovo fiore... e tu vivrai in lui.

Demone dei Cerchi

22 settembre 1997, *2 dicembre 2002
Maledetto demone dei miei cerchi,
perché esiti sul filo del mio destino?
Per cos'altro sei qui? Cos'altro vuoi?
Non ho più lacrime da darti.
Urla di rabbia e impotenza
nascono, per colpa tua, dal fondo
della mia anima.
Mostrati, fatti affrontare,
lascia che lotti contro di te,
poi uccidimi,
ma prima lasciati guardare.

Dove vai?

16 giugno 1996
Dove fuggi, Destino?
Lasci sulla tua scia abbagli di verità,
Troppo brevi per esser compresi.
Pazzia dell'uomo
o divertimento divino?
Perché scegli per noi?
Ladro silenzioso,
rubi i sogni umani,
regali false certezze.
Dove ci stai portando,
silenzioso,
ma inarrestabile?
I miei occhi sono chiusi,
vedo solo luce, troppo forte,
non distinguo nulla,
cosa c'è davanti a me?

Lacrime di bambino

28 marzo 2001
Lacrima che cade,
tristezza,
labbruccio che appare,
malinconia,
raggomitolato nel letto, solitudine,
come un bimbo trascurato...
incomprensione.


Siamo tutti soli... perché siamo tutti unici.

Solo

16 settembre 2001, *2 dicembre 2002
Seduto sul bordo di un cratere
di un desolato scenario lunare,
in ascolto del soffiare del vento
solitario,
che porta con sé
i ricordi
degli ospiti che qui
son passati.

Un'altra stella cadente,
bellissima,
ma intorno
era scuro
e ha lasciato
oscurità.
Un'altra veloce passeggiata
tra questa desolazione,
che mi lascia
con un artiglio che graffia da dentro
e fa cadere scaglie di me
in un vortice buio,
come lacrime in un pozzo.