Site hosted by Angelfire.com: Build your free website today!
Camilla


0337

0337 
Il resto non ce l´ho
Sarai molto occupato 
Ma poi ti troverò
Non posso dir di più
Per non sentirmi giù
Di me poi che ne sai?
Io do del tu ai miei guai
Un punto fisso tu
Su cui non giro più
Resto in linea, che fame ho
Ora aggancio e poi precipito

Ma poi passerà il tuo respiro
In vortice sai se ne va
Ma poi sarà il mio respiro
Allora sai che c´è? 
Che ora è?
Mi viene voglia di ridere...

0337
Certo che ne ho
Del tempo da buttare
Ma a chi lo ruberò?
Un pó mi mancherai
Solo un pó di più
E forse resterai
Uno dei miei guai
Un punto fisso tu
Su cui non giro più
Di vero amore, che fame ho
Ora aggancio e poi precipito

Ma poi passerà il tuo respiro
In vortice sai se ne va
Ma poi sarà il mio respiro
E allora sai che c´è? 
Che ora è?
Mi viene voglia di vivere...


Non c´è ragione
(Camilla, P. Martella)

Non c´è ragione per l´amore 
Lo sai, arriva e poi va via

Giro per ore e mi ritrovo sempre qui
Anche se in casa forse non ci sei
La chiave entra a fatica, il trucco so qual´è
La gabbia è aperta ma non volo via.
No, io non ti lascio solo questa notte
Altro non c´è, non c´è...

Non c´è ragione per l´amore
Arriva e poi va via
Lasciati andare come sei
Non c´è ragione per l´amore
Arriva e poi va via
Ti voglio solo come sei
Così come sei.

Fammi assaggiare il dolce amaro che c´è in te
Il tuo sorriso non ti serve più
A mascherare la paura che hai di me
Ma se poi cadi non ti lascio giù
No, io non ti lascio solo questa notte
Altro non c´è, non c´è...

Non c´è ragione per l´amore
Arriva e poi va via
Lasciati andare come sei
Non c´è ragione per l´amore
Arriva e poi va via
Ti voglio solo come sei, così come sei

Quando m´innamoro mi succede in un istante
Non solo dell´idea, ma di ciò è che veramente
Su e giù per le discese e le salite del destino
In cerca della chiave e resterò vicino
Vicino a quella porta che porta nel tuo mondo
E insieme galleggiare, insieme andare a fondo
Sul suono della voce, nel profumo della pelle
Per vivere una storia di quelle troppo belle
Per quel che chiamo amore non ci serve ragionare
Non serve aver paura per poi lasciarci andare
E visto che ci credo, ci credo veramente
Amore chiudi gli occhi e non pensare a niente...

No, io non ti lascio solo questa notte
Altro non c´è, non c´è...

Non c´è ragione per l´amore
Arriva e poi va via
Lasciati andare come sei
Non c´è ragione per l´amore
Arriva e poi va via
Ti voglio solo come sei
Solo come sei...
Così come sei...



Alessandro Canino Brutta Eri una bambina La più stretta della scuola Eri un´acciughina Oggi hai quindici anni E piangi sola, chiusa in bagno Per la festa del tuo compleanno Tutti i tuoi amici Guardono in salotto Le altre fatte come attrici Tu come un fagotto Nello specchio non la smetti Piangi e vedi solo i tuoi difetti Brutta Piangi e ti vedi brutta Ti perdi nella maglietta E non vuoi uscire più Cresceranno i seni Chi ti prende in giro Sono dei ragazzi scemi Ma quelle risatine in fondo Sembrano pugnali Piangi e ti si appannano gli occhiali e il rimmel si strucca Brutta Piangi e ti vedi brutta Ti senti sola e sconfitta E non vuoi mangiare più C´è allegria di là in salotto E nessuno si domanda dove sei Vanno via, ma io ti aspetto Con in mano questi fiori Per poterti dire "tanti auguri, brutta" Qui nel tuo diario Di nascosto ho letto Il tuo dolore solitario Questo non è giusto Non lo sai che siamo amici Piangi e non ti accorgi che mi piaci E mi piaci tutta Brutta Lo vedi che non sei brutta Crescere è sempre una lotta Ma conta su di me Perché per me non sei brutta E la vita fuori ti aspetta Ti aspetta insieme a me...
Sergio Caputo Sabato italiano Il fetido cortile ricomincia a miagolare L´umore è quello tipico del sabato invernale La radio mi pugnala con il festival dei fiori Un angelo al citofono mi dice "vieni fuori" Giù in strada, per fortuna, sono ancora tutti vivi L´oroscopo pronostica sviluppi decisivi Guidiamo allegramente è quasi l´ora delle streghe C´è un´aria formidabile le stelle sono accese E sembra un sabato qualunque Un sabato italiano Il peggio sembra essere passato La notte è un dirigibile Che ci porta via Lontano Così ci avventuriamo nella Roma felliniana Equilibristi in bilico sul fine settimana E sulle immagini di sempre nei discorsi e nei pensieri Dilaga anacronistica la musica di ieri Malinconia latente nei momenti più felici Abissi imperscrutabili: le donne degli amici E questa storia imprevedibile d´amore e dinamite Mi rende tollerabile perfino la gastrite E in questo sabato qualunque È un sabato italiano Il peggio sembra essere passato La notte è la variabile Che ci porta via Lontano E adesso navighiamo dentro un sogno planetario Il whisky mi ritorna su; divento letterario "ma perché non vai dal medico; e che ci vado a fare?" Non voglio mica smettere di bere e di fumare E in questo sabato qualunque È un sabato italiano Il peggio sembra essere passato La notte è un dirigibile Che ci porta via Lontano