Campagna Mondiale contro le produzioni transgeniche |
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Tony Blair, ovvero la volpe e l'uva transgenica (ancora non matura). 29/2/2000 Tony Blair, Primo Ministro di sua Maesatà Britannica, "paladino senza paura" degli alimenti GM si converte sulla strada di Damasco e fa marcia indietro sugli OGM. Nei mesi passati, Mr. Blair ha difeso a spada tratta gli alimenti GM ottenendo ampi riconoscimenti da parte delle lobbies della industria bio-teconologica anglo-sassone. Blair aveva individuato nelle ricerche e nelle produzioni industriali degli alimenti GM una nuova frontiera nel quale il suo Paese avrebbe avuto un ruolo di "faro" nelle tenebre delle superstizioni delle sottoculture ambientaliste e retrograde dei paesi non anglo-sassoni. Oltre ad essere stato smentito da ricercatori indipendenti inglesi e dallo stesso Principe Carlo d'Inghilterra (God Save the Queen!), Mr. Blair nel corso degli ultimi mesi è stato bocciato sonoramente da settori sempre più vasti del suo Paese e, infine, è stato abbandonato dalla stessa industria alimentare e della distribuzione al grande consumo (ICELAND, Sainsbury, Safeways). Al povero Primo Ministro non è rimasto altro che fare marcia indietro e trovarsi nella posizione di colui che "lo aveva sempre detto che gli OGM non erano così buoni e sicuri". Mr. Blair ha commentato "... non c'è dubbio che vi sia un potenziale pericoloso (negli OGM, ndr)". Questo è successo ieri, 28 febbraio, ad Edimburgo in occasione della Conferenza per la Sicurezza degli Alimenti Il "cabinet office minister" (il Ministro dell'Ufficio di Gabinetto) Mo Mowlam ha commentato che, nonostante le diverse posizioni sostenute adesso da Mr. Blair, la posizione del Governo Britannico sulle tematiche delle produzione GM rimane identica al passato. Complimenti per l'equilibrismo, Mr. Blair! un colpo al cerchio ed uno alla botte, in attesa che l'uva transgenica maturi. |
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